Vai al contenuto

Controdazi europei, quali prezzi aumentano: l’elenco dei prodotti che si pagheranno di più

Pubblicato: 10/04/2025 11:17
controdazi prezzi aumentano elenco

L’Unione europea ha approvato oggi la sua prima contromossa ufficiale ai dazi imposti dagli Stati Uniti durante la presidenza di Donald Trump. I nuovi controdazi entreranno in vigore in tre fasi: il 15 aprile, il 16 maggio e il 1° dicembre 2025, con l’obiettivo di lasciare spazio alle trattative diplomatiche.
Leggi anche: Dazi, Trump motiva sospensione dazi: “La gente si stava un po’ spaventando”

Tariffe al 25% e 10% su prodotti Usa

Le tariffe previste colpiranno le aziende statunitensi che esportano in Europa, con effetti diretti sui prezzi al consumo nei Paesi membri, tra cui l’Italia. Le aliquote saranno del 25% per la maggior parte dei beni e del 10% per altri, e riguarderanno sia beni di largo consumo sia componenti industriali.

I prodotti coinvolti vanno da motociclette come le Harley Davidson a abbigliamento, calzature, prodotti di bellezza, tabacco, e una lunga lista di materiali per l’industria come acciaio, alluminio, plastica, vetro e legno.

Le tre fasi dei dazi europei

La prima tranche, in vigore dal 15 aprile, comprenderà:

  • Motociclette
  • Mais, riso, frutta e succo d’arancia
  • Lavatrici, lavastoviglie
  • Diamanti (tassati al 10%)
  • Prodotti per la cura della pelle
  • Sigari, jeans, scarpe

Nella seconda fase, prevista dal 16 maggio, saranno colpiti:

  • Acciaio e alluminio
  • Pollame, manzo, grano, orzo, avena
  • Oli vegetali, uova, miele, caffè, spezie, zucchero, gelati
  • Tappeti, prodotti in vetro, materie plastiche
  • Gomma da masticare, filo interdentale, carta igienica
  • Tosaerba, aspirapolvere

Infine, dal 1° dicembre, scatteranno i dazi su:

  • Noci, mandorle, semi di soia

Un attacco mirato agli Stati trumpiani?

Alcuni osservatori hanno notato che molti prodotti colpiti provengono da Stati a maggioranza repubblicana, sostenitori di Trump. Il manzo da Kansas e Nebraska, il pollame dalla Louisiana, le lavatrici dal Wisconsin, il legname da North Carolina, Georgia e Alabama. Una scelta che potrebbe avere ricadute politiche interne negli Usa.

Prezzi in aumento, ma non subito

Va precisato che queste tariffe rispondono a quelle già in vigore dal 2018 su acciaio e alluminio, e non ai nuovi dazi annunciati ad aprile da Trump, su cui c’è al momento una sospensione di 90 giorni.

Inoltre, l’aumento dei prezzi al dettaglio non sarà automatico né immediato. Le aziende americane potrebbero assorbire parte dei costi, oppure rinegoziare i contratti per evitare di pesare troppo sui consumatori. Tuttavia, alcune imprese potrebbero decidere di anticipare gli aumenti, facendo salire i prezzi già nei prossimi mesi.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure