
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito di Roma per sottoporsi a un intervento programmato di impianto di pacemaker. Le sue condizioni sono sotto controllo e non destano preoccupazione, come confermato da fonti ufficiali del Quirinale. L’operazione, ormai considerata di routine, è stata pianificata con anticipo, ma la notizia ha comunque suscitato grande attenzione e apprensione in ambito politico e mediatico.
A contribuire all’eco della vicenda è stato anche l’annullamento di un evento istituzionale previsto per domani, che ha fatto sorgere dubbi sulla natura dell’intervento. Tuttavia, il Quirinale ha rassicurato specificando che il presidente ha lavorato regolarmente fino al tardo pomeriggio, incontrando anche il presidente del Montenegro, Milojko Spajić, attorno alle 18.
Un ricovero programmato, nessuna emergenza
Secondo fonti mediche, Mattarella sarebbe stato seguito dal primario Roberto Ricci, nel reparto di cardiologia dell’ospedale romano. L’intervento, eseguito probabilmente in vista delle festività pasquali che il presidente aveva intenzione di trascorrere nella sua Palermo, rientra in un quadro di monitoraggio costante della salute del capo dello Stato, che ha da poco compiuto 83 anni.

Il primo a reagire pubblicamente è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha scritto: “Forza Presidente, torna presto. Ti aspettiamo”. Subito dopo sono arrivati messaggi di incoraggiamento e auguri da tutta la politica italiana: Lorenzo Fontana, Carlo Calenda, Chiara Braga, Riccardo Magi, Giuseppe Conte, Matteo Renzi e i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione si sono uniti nel mandare pensieri positivi.
Anche la premier Giorgia Meloni ha dedicato al Presidente un messaggio affettuoso: “All’Italia serve la sua forza e la sua dedizione di sempre”.
Un’agenda fitta e un ritorno atteso
Nonostante il ricovero, il Presidente è atteso per diversi appuntamenti già nelle prossime settimane. In particolare, il 23 aprile è previsto un incontro con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, mentre il 25 aprile, data simbolica della Festa della Liberazione, sarà presente a Genova.
La giornata era iniziata con una notizia politica di rilievo: la firma della cosiddetta “legge Morandi”, accompagnata da una lettera alle più alte cariche dello Stato, in cui Mattarella ha sottolineato alcune perplessità costituzionali sul testo, approvato all’unanimità.
Un gesto che conferma, ancora una volta, il ruolo vigile e attivo del Presidente, anche in un momento delicato come questo.