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Casalino confessa: “Lo slogan sulla povertà? Colpa mia”

Pubblicato: 16/04/2025 09:59

Rocco Casalino torna a far parlare. Lo fa nel programma “A casa di Maria Latella”, andato in onda su Rai3. Parla a cuore aperto. Parla del Movimento 5 Stelle, del suo lavoro e del famoso slogan: “Abbiamo abolito la povertà“. Un momento che ha fatto la storia. Un’esplosione mediatica.
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«C’era uno che si occupava di economia a Chigi», racconta. «Mi disse: “Con questa norma avete abolito la povertà!”». Casalino ricorda quel momento. E ammette: «Per uno che fa comunicazione è uno slogan bomba. Mi si è acceso qualcosa». Poi lo dice chiaro: «È colpa mia».

Una frase diventata simbolo

Lo slogan lo pronunciò Luigi Di Maio, dal balcone di Palazzo Chigi. Una frase che ha diviso. Una frase che ha fatto discutere. Ma adesso arriva la verità. Arriva la voce di chi stava dietro le quinte. E quella frase, conferma Casalino, «è nata lì, in un lampo, da una battuta tecnica».

Il dolore privato

Durante l’intervista Casalino si apre anche su un tema personale. Parla del padre. Parla di violenza domestica. Racconta: «Ho timore di non essere capace di fare il padre. Mio padre era violento».

Rievoca una scena forte. Il padre sul letto di morte. E lui, il figlio, con un pensiero gelido: “Muori”. Parole dure. Parole che pesano. Ma parole vere.

Contro la violenza sui figli

Casalino lancia un messaggio chiaro. «Si parla di violenza sulle donne, ma spesso si dimenticano i figli. Quelli che assistono. Quelli che soffrono in silenzio». E spiega: «La violenza non è lo schiaffo. È qualcosa che ti entra dentro. Che non dimentichi». Parla da figlio. Parla da uomo che ha visto.

La rabbia repressa

Maria Latella chiede: «Hai mai pensato di fermarlo tu? Di reagire?». Casalino non si tira indietro. Risponde netto: «Ero troppo piccolo. Ma se quella violenza l’avessi subita a vent’anni, avrei reagito. Sicuro». Nessuna ambiguità. Nessun filtro.

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