
Nelle giornate di pioggia intensa, quando il cielo sembra non voler concedere tregua e il rumore delle gocce scandisce le ore, la quotidianità si trasforma. Le strade si svuotano, i tetti diventano scudi e il tempo pare sospendersi, immerso in un grigio denso e costante. È in quei momenti che il silenzio può essere rotto solo dal suono delle sirene, segno che qualcosa, là fuori, ha ceduto al peso dell’acqua e del vento.
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Tra chiusure improvvise di strade, black-out e il fragore di alberi che si spezzano, il lavoro dei soccorritori diventa essenziale. I vigili del fuoco sanno che ogni chiamata può riguardare un tetto scoperchiato, una frana in movimento, un albero piegato che minaccia una casa o una linea elettrica. Il maltempo non guarda in faccia nessuno, e ogni nuova ondata mette alla prova la resistenza delle persone e delle infrastrutture.
Danni ingenti nel Biellese
Biella, in queste ore, ha vissuto l’ennesima emergenza legata al maltempo. Una raffica di interventi ha impegnato il comando provinciale dei vigili del fuoco, insieme ai volontari delle caserme di Cossato e Ponzone, per far fronte a numerose segnalazioni di alberi pericolanti e cavi danneggiati. Dalle 8 del mattino di mercoledì, con l’inizio delle precipitazioni, sono stati registrati dati pluviometrici significativi: 87,2 millimetri all’alpe Camparient in Valsessera, 85,2 millimetri a Oropa, 70,8 a Bielmonte, 69,8 a Pettinengo e 54,8 nel capoluogo. Le condizioni meteo hanno causato disagi diffusi in tutta la provincia, confermando ancora una volta quanto sia fragile l’equilibrio di fronte alla forza della natura.