Il sociologo Alessandro Orsini ha commentato ai microfoni di Radio Cusano Campus, durante la trasmissione Battitori Liberi condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, l’imminente incontro tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Una visita che, secondo Orsini, si inserisce in un quadro complesso di dazi, rapporti di forza geopolitici e influenza americana sull’Italia. Leggi anche: Tassi, arriva la decisione della Bce: cosa cambia adesso
“Una missione quasi impossibile per Meloni”
Secondo Orsini, l’incontro con Trump è “doveroso”, ma le prospettive concrete di successo sono limitate:
“La Presidente del Consiglio sta facendo un tentativo per proteggere le nostre imprese. A mio avviso la sua è una missione quasi impossibile perché Trump con questi dazi persegue molti fini, tra cui dare l’idea al suo elettorato di poter vincere un braccio di ferro con l’Europa”.
Il sociologo si mostra scettico sulla possibilità che Trump possa mostrarsi conciliabile:
“Non credo che sarà così morbido con Meloni nelle trattative, ma rimane la speranza che la premier possa portare a casa qualche risultato importante. Incrociamo le dita”.
Nessuna illusione sul fronte dazi
Orsini esclude che si possa ottenere un risultato sostanziale in termini di eliminazione dei dazi:
“Difficile che si riesca a portare a casa un risultato significativo, non riesco a immaginare che Meloni possa tornare con un accordo che prevede un’Italia senza dazi. Farò le mie valutazioni dopo gli eventi, certo è che quella di Meloni non è un’impresa facile”.
Il sociologo Alessandro Orsini
Meloni-Trump, Orisni: “L’Italia è come la Bielorussia nella sfera d’influenza russa”
Il sociologo ha poi ampliato la riflessione, spostandosi sul piano geopolitico e proponendo un’analogia forte:
“Caduto il Muro di Berlino, si è creato un sistema dominato dagli USA, che si sono espansi in Europa. Lo dimostra anche l’espansione della Nato, che è di fatto sotto l’egida americana”.
A giudizio di Orsini, tale espansione si è tradotta in una profonda influenza americana sulla politica italiana:
“La Casa Bianca controlla i vertici del potere in Italia e può influenzare fino a decidere, di fatto, chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica”.
“I media italiani come Soloviov in Bielorussia”
Orsini ha infine mosso una critica severa al sistema dell’informazione italiano, paragonandolo alla propaganda filogovernativa russa:
“In Italia abbiamo tanti giornalisti che, come Soloviov in Bielorussia cerca di creare consenso per il Cremlino, tentano di fare lo stesso per la Casa Bianca. Fondamentalmente tanti direttori di giornale, conduttori televisivi e radiofonici sono dei Soloviov italiani”.
Il sociologo ha concluso con un’affermazione netta:
“Il sistema dell’informazione è corrotto, viviamo in una società libera che però vive nella menzogna. Io mi sento attenzionato ad alti livelli per queste mie opinioni? Non posso rispondere, ma il mio caso è la prova certa che il sistema è corrotto”.
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