
Teresa Stabile, 55 anni, è stata uccisa a coltellate dall’ex marito Vincenzo Gregori. L’aggressione si è consumata intorno alle 18.40 di martedì 16 aprile, sotto gli occhi attoniti di alcuni passanti, in un’area residenziale. L’uomo avrebbe atteso la vittima all’esterno, sorprendendola nel momento in cui scendeva dalla sua auto. Secondo quanto riporta Il Giorno, subito dopo il delitto avrebbe inviato un messaggio alla sorella scrivendo queste agghiaccianti parole: “Ho fatto ciò che dovevo. Buona Pasqua”. il reo confesso avrebbe anche scritto un foglio nel quale indicherebbe la premeditazione, perché conterrebbe anche la data prescelta per il delitto: il 16 aprile, appunto.
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L’ipotesi della premeditazione
I carabinieri hanno raccolto elementi importanti. Tra questi anche alcuni scritti personali di Gregori. Lì dentro, ha lasciato nero su bianco la decisione di uccidere. Ha scritto anche la data: il 16 aprile. Un giorno che per lui aveva un significato preciso.
Non si è trattato di un gesto improvviso. Gli appunti mostrano un’intenzione chiara, maturata nel tempo. L’uomo voleva togliere la vita alla moglie e poi anche a sé stesso. Avevano avviato la separazione, ma lui non accettava l’idea della fine.
Le prime ricostruzioni
La donna, italiana, è stata immediatamente soccorsa dagli operatori del 118, che hanno tentato in ogni modo di salvarle la vita. Trasportata con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano, le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale medico, la 55enne è morta poco dopo il suo arrivo in reparto.

Nel frattempo, le forze dell’ordine si sono messe sulle tracce dell’aggressore. I carabinieri della compagnia locale, supportati dal reparto operativo provinciale, sono riusciti a intercettare l’uomo poco distante dal luogo dell’agguato, in via Torino. Per fermarlo è stato necessario l’uso del taser: l’ex marito, in evidente stato di alterazione, è stato immobilizzato e poi accompagnato in ospedale sotto stretta sorveglianza.
Secondo quanto emerso, l’aggressione si sarebbe verificata nel cortile condominiale dove risiedeva la donna. L’uomo avrebbe approfittato del momento in cui lei parcheggiava l’auto per colpirla ripetutamente con un’arma da taglio. Una violenza improvvisa e feroce che non ha lasciato scampo.
Le indagini sono attualmente in corso. Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni e raccogliendo ogni elemento utile per ricostruire la dinamica dei fatti e il movente dietro questo gesto estremo. Non è escluso che all’origine del delitto vi fossero motivi legati alla fine della relazione o a problematiche pregresse di natura familiare.
Ancora una volta, una donna ha perso la vita in circostanze tragiche, colpita da chi avrebbe dovuto proteggerla, non ucciderla. Un nuovo caso che si aggiunge a una lunga e dolorosa lista, riaccendendo con forza il dibattito sulla violenza domestica e sulla necessità di strumenti di prevenzione più efficaci.
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