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La decisione su Elena, la maestra famosa su OnlyFans: un caso che farà discutere

Pubblicato: 23/04/2025 14:06

Il caso di Elena Maraga, la maestra 29enne di una scuola dell’infanzia cattolica nel Trevigiano, si è concluso con un provvedimento drastico: il licenziamento per giusta causa. A scatenare il clamore, il suo profilo sulla piattaforma per adulti OnlyFans, scoperto da un genitore e poi finito al centro dell’attenzione pubblica. La scuola ha formalizzato la decisione con una comunicazione inviata via PEC, ponendo fine a un contratto a tempo indeterminato che durava da cinque anni.

La dirigenza dell’istituto non ha lasciato spazio a interpretazioni. La condotta della docente è stata giudicata in contrasto con l’ispirazione cattolica dell’asilo, orientato a un’educazione basata su valori tradizionali. Le apparizioni televisive della maestra, nelle quali rivendicava con fermezza la sua libertà personale e il diritto di mostrare il proprio corpo, hanno rappresentato – secondo la scuola – l’ultimo passo verso una rottura ormai inevitabile.

“È venuto meno il rapporto di fiducia“, ha fatto sapere l’istituto, sottolineando come l’esposizione mediatica della vicenda abbia compromesso il clima educativo. Elena, dal canto suo, ha dichiarato di sentirsi vittima di un’ingiustizia, sostenendo di non aver mai fatto mancare nulla ai bambini e di aver sempre svolto il suo lavoro con professionalità e dedizione. “Essere educatrice – ha detto – non è mai stato in conflitto con la mia vita privata”.

A dividere l’opinione pubblica non è stata solo la decisione della scuola, ma anche il ruolo dei genitori. Alcuni si erano detti solidali con la maestra, ritenendo che la sua attività su OnlyFans non incidesse sull’educazione dei figli. Eppure, a far esplodere il caso è stato proprio il padre di un alunno, che ha scoperto e diffuso le immagini, innescando la polemica.

Elena Maraga non ha ancora detto l’ultima parola: la docente sta valutando di impugnare il licenziamento e avviare un’azione legale. Intanto, il dibattito sulla libertà individuale, sui limiti imposti dal ruolo educativo e sul peso del giudizio sociale si fa sempre più acceso, riflettendo le tensioni di una società che fatica a trovare un equilibrio tra etica professionale e diritti personali.

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