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Papa nero? Perché questa volta è davvero possibile

Pubblicato: 24/04/2025 18:35

“Sarà vero? Dopo Miss Italia, anche un Papa nero… no me par vero…”. La strofa ironica dei Pitura Freska, datata 1997, torna improvvisamente d’attualità. Perché sì, oggi più che mai, l’ipotesi di vedere per la prima volta nella storia un Papa africano sul soglio di Pietro non appare più così lontana.

Il prossimo conclave, infatti, si preannuncia aperto e imprevedibile, e tra i nomi che circolano con maggiore insistenza ci sono diversi cardinali africani. In testa alla lista il ghanese Peter Turkson, già protagonista nel conclave del 2013 e ora accreditato, anche dai bookmaker britannici, con maggiori probabilità rispetto al passato.

Accanto a lui emergono altre figure di rilievo come Fridolin Ambongo Besungu della Repubblica Democratica del Congo e John Olorunfemi Onaiyekan, nigeriano, considerato “papabile” nonostante non possa partecipare al conclave per limiti d’età. Tra i nomi più citati anche il guineano Robert Sarah e il sudafricano Wilfrid Fox Napier.

A pesare sull’elezione del nuovo Pontefice saranno molteplici fattori strategici: non solo le convergenze tra i vari blocchi, ma anche l’eterna dialettica tra tradizionalisti e progressisti. Gli equilibri interni al Sacro Collegio saranno fondamentali per orientare le scelte.

Va considerato anche che gli elettori africani sono oggi 18, contro gli 11 del 2013. Una crescita significativa, anche se la loro rappresentanza resta ancora minoritari rispetto a quella di Europa e Americhe, da sempre in maggioranza nel collegio cardinalizio.

Il termine “Papa nero” però ha anche un’altra valenza: storicamente, era il modo in cui veniva chiamato il Superiore Generale dei Gesuiti, ritenuto uno degli uomini più potenti e influenti della Chiesa. In questa prospettiva, anche Papa Francesco, gesuita argentino, è stato una sorta di “Papa nero”.

Ma adesso l’attenzione è puntata su una nuova possibile rivoluzione: quella di vedere un Papa di colore, africano, salire al trono di Pietro. Un evento che sarebbe epocale, tanto per il Vaticano quanto per il mondo intero. E le quote scommesse dicono che l’attesa potrebbe non essere lunga.

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