
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un cessate il fuoco temporaneo in occasione delle festività di maggio. La tregua, proposta dal Cremlino, dovrebbe essere in vigore dall’8 al 10 maggio, in concomitanza con l’80esimo anniversario del Giorno della Vittoria, la ricorrenza più simbolica per Mosca, che celebra la vittoria sovietica sul nazifascismo. Un gesto che, secondo il governo russo, sarebbe volto a onorare la memoria storica, ma che appare più come una mossa tattica nel pieno della guerra in Ucraina.
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La proposta russa arriva proprio mentre il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ribadisce la linea dura di Mosca: “È imperativo che Kiev riconosca la Crimea e gli altri territori occupati dalla Russia”. Parole che smentiscono qualsiasi reale apertura diplomatica. Allo stesso tempo, l’ex presidente americano Donald Trump ha affermato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe “pronto a cedere territori” per fermare la guerra. Un’affermazione che però non ha trovato conferme ufficiali da parte di Kiev.

A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. Questa la rivelazione fatta dal Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine
Nel frattempo, un fatto clamoroso scuote lo scenario internazionale: la Corea del Nord ha ammesso per la prima volta che le sue truppe stanno combattendo al fianco dell’esercito russo. Una dichiarazione che conferma i sospetti occidentali sul rafforzamento dell’asse Mosca-Pyongyang e che rappresenta un’escalation preoccupante del conflitto.
L’Unione Europea ha reagito con fermezza, attaccando la Russia per il coinvolgimento nordcoreano. “È un appello disperato, che dimostra quanto Mosca sia isolata e indebolita dalle sanzioni internazionali”, ha dichiarato una portavoce della Commissione Europea. Secondo Bruxelles, l’obiettivo russo resta quello di “sopprimere l’Ucraina”, e il ricorso a partner come la Corea del Nord conferma la mancanza di volontà di giungere a una soluzione pacifica.

Sempre dall’Ue arriva anche un commento in risposta alle parole di Trump. “Accogliamo con favore il fatto che l’ex presidente riconosca l’illegittimità degli attacchi russi”, ha detto la portavoce Paula Pinho durante un briefing a Bruxelles. “Gli attacchi sono proseguiti anche nel fine settimana e restano inaccettabili”, ha aggiunto, sottolineando che l’Europa continuerà a rafforzare il proprio sostegno a Kiev.
Le dichiarazioni e gli sviluppi di queste ore confermano un quadro internazionale sempre più teso. Mentre Putin cerca legittimità simbolica con una tregua a orologeria, il conflitto prosegue e si internazionalizza ulteriormente. Il cessate il fuoco appare quindi più come una manovra strategica che un segnale di distensione reale, mentre la guerra entra in una fase sempre più incerta e globale. «Il presidente Trump vuole una tregua russo-ucraina permanente»: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca nel suo briefing. Leavitt ha detto ai giornalisti che Trump è sempre più frustrato da Vladimir Putin e da Volodymyr Zelensky e che entrambi devono sedersi al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra. La portavoce ha riconosciuto che Putin ha proposto un nuovo cessate il fuoco temporaneo ma ha ribadito che il presidente Trump vuole un cessate il fuoco permanente.