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Conclave, succede di tutto! I numeri parlano chiaro

Pubblicato: 29/04/2025 22:50

Un passo indietro “per amore della Chiesa”. Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, è arrivata la conferma ufficiale: il cardinale Angelo Becciu non parteciperà al prossimo Conclave. «Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, e per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire – come ho sempre fatto – alla volontà di Papa Francesco», si legge nella nota diffusa dai suoi legali. Becciu precisa di ritenersi innocente, ma accetta comunque l’invito a restare fuori dal processo elettivo per il futuro Pontefice.
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Si tratta di una decisione storica, perché Becciu è il primo cardinale condannato penalmente in Vaticano. La sentenza, emessa il 16 dicembre 2023, lo ha riconosciuto colpevole di reati finanziari legati alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e alla controversa compravendita di un palazzo londinese in Sloane Avenue. Per lui, la pena è stata fissata in cinque anni e mezzo di reclusione. Il suo nome, già nella lista dei cardinali, figurava comunque tra i “non elettori”.

Il Conclave del 7 maggio vedrà ora la partecipazione di 133 cardinali, anziché 135. Due infatti non potranno presenziare per motivi di salute. Di conseguenza, il quorum per l’elezione del nuovo Papa scende da 90 a 89 voti: resta comunque la regola dei due terzi. La rinuncia di Becciu non avrebbe modificato il numero necessario, ma la sua eventuale presenza avrebbe potuto avere un peso simbolico e politico negli equilibri interni.

Cresce intanto l’attesa per le modalità con cui si svolgerà il Conclave. Diversi cardinali spingono per una votazione rapida, non oltre i tre giorni. Tra loro c’è anche Louis Raphael I Sako, patriarca della Chiesa cattolica caldea, che ha dichiarato di avere le “idee chiare su chi votare”. Sako auspica un Conclave ispirato da “spirito di responsabilità e continuità con Papa Francesco”.

Ad aprire i lavori della Congregazione generale dei cardinali, l’abate benedettino Don Donato Ogliari, che ha offerto una profonda meditazione spirituale. Ha invitato i cardinali a vivere il Conclave non come una chiusura ma come un’apertura al mondo, guidata dalla libertà dello Spirito Santo. “Anche se il luogo è chiuso, esso sarà spalancato sul mondo intero, se a prevalere sarà lo Spirito”, ha detto Ogliari.

«Lasciate che sia davvero lo Spirito Santo il protagonista – ha concluso l’abate – che plasmi i vostri cuori e illumini le vostre menti, perché possiate cogliere le meraviglie che il Signore vuole compiere per il bene della sua Chiesa e del mondo». Un messaggio forte e chiaro in vista di una scelta che segnerà il futuro del cattolicesimo mondiale.

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Ultimo Aggiornamento: 30/04/2025 12:49

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