
Proseguono senza sosta gli accertamenti dei carabinieri del Ris, giunti da Roma per eseguire rilievi scientifici nell’abitazione di Carmela Quaranta, la donna di 42 anni trovata senza vita la sera di Pasqua nella sua casa a Mercato San Severino, in provincia di Salerno. L’indagine, inizialmente aperta contro ignoti, ha subito una svolta dopo l’autopsia, che ha riscontrato segni compatibili con uno strangolamento. Alla luce di questi riscontri, la Procura di Nocera Inferiore ha modificato l’ipotesi di reato in omicidio volontario.
Gli investigatori stanno ora eseguendo accertamenti irripetibili all’interno dell’appartamento, situato in via Trieste, dove la donna viveva con le sue due figlie.
Sotto indagine il compagno: si cerca un Dna
A finire nel mirino degli inquirenti è stato il compagno 56enne della vittima, che al momento risulta essere l’unico indagato. I carabinieri del Ris hanno passato al setaccio l’abitazione alla ricerca di tracce biologiche, in particolare impronte e campioni di Dna. Uno degli elementi che alimentano i sospetti è anche la sparizione del cellulare di Carmela, ancora non rinvenuto.
Secondo fonti vicine alle indagini, la relazione tra i due – iniziata circa un anno fa – si sarebbe raffreddata negli ultimi tempi, come riferito da amici e conoscenti sentiti dagli inquirenti.
Chi era Carmela Quaranta
Carmela lavorava come operatrice socio-sanitaria in una struttura della Valle dell’Irno e, in passato, aveva avuto anche esperienze nel settore della nutrizione. Dopo un periodo vissuto a Nocera Inferiore, era tornata a Mercato San Severino, dove aveva cresciuto le sue figlie. La donna era descritta da chi la conosceva come riservata e dedita al lavoro, ma nelle settimane precedenti al decesso sembrava più isolata.
Domande ancora senza risposta
Il cadavere di Carmela è stato scoperto dopo che un’amica, insospettita dal silenzio, ha chiesto l’intervento dei soccorsi. Da quel momento, i militari hanno ascoltato numerosi testimoni, incluso l’indagato. Restano tuttavia diversi nodi da sciogliere, a partire dalla dinamica precisa del decesso e dalle eventuali responsabilità. Parte dell’inchiesta rimane coperta da segreto istruttorio, ma gli inquirenti non escludono ulteriori sviluppi già nei prossimi giorni.