Vai al contenuto

Rivoluzione a scuola: dall’educazione sessuale alle violenze sui professori, tutte le novità

Pubblicato: 30/04/2025 14:03

Educazione sessuale a scuola solo con il consenso scritto dei genitori. È quanto prevede lo schema di disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento, che dovrà ancora essere discusso in Parlamento, introduce un sistema di autorizzazione preventiva per tutte le attività didattiche su affettività, relazioni e sesso. Alle superiori, i genitori potranno esaminare libri e materiali prima di dare il via libera; alla materna e alle elementari, ci si limiterà allo studio di biologia e riproduzione.

Il testo stabilisce che i genitori dovranno fornire un consenso informato e scritto per ogni corso che tratti “temi sensibili”, come l’educazione sessuale e affettiva. “È la famiglia a dover decidere”, ha sottolineato Valditara, richiamandosi all’articolo 30 della Costituzione. In caso di mancato consenso, le scuole saranno tenute a proporre attività alternative. Si rafforza così, secondo il governo, l’“alleanza educativa tra scuola e famiglia”.

Il disegno di legge interviene anche sulla partecipazione di esperti esterni: saranno necessari l’approvazione del Collegio docenti e l’autorizzazione del Consiglio di istituto. Per scegliere le associazioni o i formatori esterni, le scuole dovranno applicare criteri precisi, basati su titoli e comprovata esperienza. Nelle scuole dell’infanzia e nella primaria, le lezioni dovranno attenersi esclusivamente alle indicazioni nazionali, evitando ogni contenuto di natura etica o relazionale.

L’iniziativa del ministero riprende due proposte già presentate nei mesi scorsi da Fratelli d’Italia e Lega, in risposta al timore – infondato secondo molti esperti – di una presunta diffusione della “teoria gender” nelle scuole italiane. Anche il testo di Valditara non entrerà subito in vigore: dovrà affrontare l’iter parlamentare, con possibili modifiche da parte di Camera e Senato.

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche un altro disegno di legge che introduce sanzioni più severe per chi aggredisce docenti e dirigenti scolastici. Chi colpisce fisicamente il personale scolastico potrà essere arrestato in flagranza, con pene che salgono da 2 a 5 anni di reclusione. “Il personale scolastico è tra i più esposti alle aggressioni – ha detto Valditara – e dobbiamo garantire sicurezza e rispetto a chi educa i nostri figli”.

Infine, il governo ha esaminato due nuovi decreti sul comportamento degli studenti. La sospensione dalle lezioni verrà sostituita da attività sociali e di cittadinanza attiva per i casi più gravi. Inoltre, con il nuovo sistema di valutazione della condotta, chi prenderà 5 in condotta potrà essere bocciato, mentre con il 6 sarà rimandato e dovrà superare un elaborato critico sul proprio comportamento. Una stretta educativa che punta, secondo il governo, a rafforzare il ruolo formativo della scuola.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure