
Una vicenda sconvolgente ha scosso l’opinione pubblica italiana. Una giovane madre è stata indagata per tentato omicidio dopo che il neonato da lei partorito è stato trovato all’interno del gabinetto della sua abitazione. Il drammatico episodio risale alla notte del 24 marzo, quando la ragazza ha cominciato ad accusare forti dolori addominali. Secondo quanto ricostruito, avrebbe detto ai familiari di non capire cosa stesse accadendo, e di sentirsi improvvisamente molto male.
I genitori, allarmati dalle sue condizioni, hanno chiamato il 112, il numero unico per le emergenze. All’arrivo dei soccorsi, i medici si sono trovati davanti a una scena angosciante. Nel bagno dell’appartamento, all’interno del gabinetto, c’era un neonato ancora vivo, immerso nell’acqua. Accanto al piccolo, seduta per terra e in stato confusionale, c’era la ragazza. In quel momento è emersa la terribile realtà: aveva appena partorito.

Il fatto è accaduto a Torino, in un alloggio della zona nord della città. La giovane donna, secondo le prime dichiarazioni, ha affermato di non essersi mai accorta di essere incinta. Un dettaglio che ha lasciato attoniti anche i suoi genitori, che convivono con lei e che, a quanto pare, non avevano notato alcun segnale evidente della gravidanza. Il padre del bambino sarebbe un giovane conosciuto mesi prima, ma con il quale la ragazza non avrebbe più avuto contatti.

Il neonato è stato immediatamente trasportato all’ospedale Maria Vittoria, dove è stato stabilizzato e curato. Le sue condizioni, fortunatamente, si sono rivelate buone e attualmente il bambino sta bene. È stato affidato temporaneamente ai servizi sociali e presto sarà dato in adozione a una nuova famiglia.
L’indagine, ora in mano alla procura, cercherà di fare luce sulle responsabilità della madre e sulle dinamiche psicologiche e sociali che potrebbero aver portato a una situazione così estrema. Intanto, la città resta sconvolta da un caso che solleva interrogativi profondi su solitudine, fragilità e consapevolezza.