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La Russia starebbe compilando una lista di persone da uccidere

Pubblicato: 03/05/2025 15:40

Un recente report del Dossier Center, organizzazione investigativa indipendente fondata dall’ex-oligarca Michail Chodorkovskij, ha rivelato che il servizio di intelligence militare russo (GRU) avrebbe compilato una lista segreta di oppositori da colpire anche all’estero. Secondo il dossier, l’operazione include la raccolta sistematica di dati personali (indirizzi, ambienti di lavoro, fonti di finanziamento) su giornalisti, blogger e politici critici del Cremlino. Tali informazioni dovrebbero permettere di preparare misure estreme (“misure attive“) contro i dissidenti, che possono arrivare fino alla tortura e all’omicidio.

Il Dossier Center e Michail Chodorkovskij

Il Dossier Center è un progetto investigativo lanciato da Michail Chodorkovskij, ex magnate petrolifero russo diventato oppositore di Putin. Chodorkovskij è stato incarcerato dal 2003 al 2013 con accuse giudicate politicamente motivate da Amnesty International; oggi vive in esilio e dedica le sue risorse alla denuncia delle trame del Cremlino.

Nel 2017, nell’ambito del suo movimento Open Russia, ha attivato il Dossier Center, una piattaforma investigativa che raccoglie informazioni tramite cassette postali digitali anonime. Il team incrocia e verifica i dati ricevuti, selezionando quelli utili per rivelazioni pubbliche o per possibili azioni legali.

👉 Sito ufficiale del Dossier Center

La lista degli oppositori

Secondo quanto riportato, il GRU è impegnato a raccogliere dati su opinion leader europei noti per le loro critiche al Cremlino. Tra i potenziali bersagli figurano attivisti politici, giornalisti e blogger. Gli agenti sono incaricati di recuperare informazioni sensibili come indirizzi di casa e del lavoro. Tali dati sarebbero destinati a supportare azioni ostili, anche violente.

Il Dossier Center segnala in particolare un tentativo di omicidio contro l’ex agente Alexander Shvarev, autore del canale Telegram VChK-OGPU, noto per le sue rivelazioni sull’apparato di sicurezza russo.

Modalità di raccolta dei dati

Le informazioni sarebbero state raccolte attraverso reti di intelligence, facendo uso di agenti “usa e getta” reclutati in forma anonima per compiti specifici. L’obiettivo è neutralizzare le voci critiche con ogni mezzo necessario, mantenendo l’operazione il più possibile irrintracciabile. Secondo Chodorkovskij, si tratta di un’escalation preoccupante nel modo in cui il regime cerca di tutelare la propria immagine a livello internazionale.

Contesto politico

La notizia si inserisce in un clima di crescente ostilità tra la Russia e l’Occidente. Internamente, Putin ha da tempo eliminato fisicamente diversi oppositori, giornalisti e attivisti. Esternamente, le rivelazioni del Dossier Center confermano una strategia sempre più aggressiva per colpire chiunque possa minacciare il controllo narrativo del regime.

Secondo un rapporto del think tank CSIS, negli ultimi due anni si è registrato un aumento triplicato degli attacchi di sabotaggio e spionaggio condotti da Mosca contro obiettivi europei e americani.

👉 Approfondimento su CSIS.org

Implicazioni internazionali

La presunta lista del GRU preoccupa le autorità europee. Diversi governi sono chiamati a rafforzare le misure di sicurezza per proteggere i cittadini presi di mira. L’inchiesta del Dossier Center suggerisce l’esistenza di una vera e propria guerra segreta, parallela al conflitto in Ucraina, condotta da Mosca contro i critici del regime. Il rischio è che la propaganda del Cremlino venga difesa non solo con la censura, ma anche con la violenza sistematica e mirata fuori dai confini nazionali.

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