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Vannacci shock: “Sapete vicino a chi è sepolto Papa Francesco?”.

Pubblicato: 03/05/2025 16:21

È bastato un post sui social per accendere una nuova polemica. A scatenarla, questa volta, è stato Roberto Vannacci, ex generale e ora eurodeputato della Lega, noto per i suoi toni provocatori e le uscite pungenti. Il bersaglio? Papa Francesco. Al centro del dibattito, la decisione del Pontefice di scegliere la basilica di Santa Maria Maggiore come luogo della sua sepoltura.

Daranno del fascista anche al Santo Padre?” ha scritto Vannacci, giocando su una provocazione che non ha mancato di suscitare reazioni. Nel post, il politico leghista ha sottolineato come Santa Maria Maggiore sia un luogo che custodisce le spoglie di personaggi illustri, tra cui Junio Valerio Borghese, il controverso comandante della Decima Mas, figura legata alla storia del fascismo e al tentato golpe del 1970. “La Xa incombe!” ha aggiunto Vannacci, mescolando sarcasmo e riferimenti storici per rilanciare la polemica.

La narrazione del “principe nero” e il peso della storia

Per comprendere la portata delle affermazioni di Vannacci, bisogna fare un passo indietro nella storia. Junio Valerio Borghese, noto come il “principe nero“, non è stato solo un comandante militare, ma anche un simbolo di un’epoca che ancora oggi divide. La sua sepoltura nella cappella di famiglia all’interno della basilica mariana è legata al lignaggio nobiliare della famiglia Borghese, che ha dato anche un Papa alla Chiesa, Paolo V, sepolto nello stesso edificio.

Questi legami storici sono diventati terreno fertile per l’interpretazione polemica dell’eurodeputato, che non ha perso l’occasione per collegare la scelta del Pontefice a un contesto che, secondo lui, non potrà essere ignorato.

Come faranno ora i radical chic a spiegare questo ennesimo affronto?” ha domandato Vannacci, insinuando che la scelta di Papa Francesco possa mettere in crisi le narrazioni progressiste.

La risposta dal Vaticano: “Nulla di straordinario”

Mentre il post di Vannacci guadagnava visibilità, dal Vaticano sono arrivate precisazioni volte a smorzare i toni. Fonti vicine alla Santa Sede hanno spiegato che la decisione del Papa non ha nulla a che fare con la presenza di Borghese o con altre figure storiche. “La cappella Borghese è una delle tante cappelle nobiliari presenti in Santa Maria Maggiore. È una scelta naturale e simbolica, legata alla devozione mariana del Pontefice“, hanno commentato.

In effetti, Santa Maria Maggiore è da sempre un luogo di sepoltura per molte famiglie nobiliari, comprese quelle legate alla cosiddetta nobiltà nera. Nella basilica, infatti, si trovano altre cappelle, come quella degli Sforza, adiacente al luogo scelto per il riposo eterno di Papa Francesco.

La politica si infiamma: la provocazione come strategia

Non è la prima volta che Roberto Vannacci utilizza toni provocatori per attirare l’attenzione. Il suo passato militare e le posizioni espresse nel libro “Il mondo al contrario” lo hanno già posto al centro di numerose polemiche. Con questo nuovo attacco, l’eurodeputato ha voluto lanciare un messaggio chiaro, sfruttando il simbolismo della storia per innescare un dibattito politico.

Mentre sui social il dibattito si infiamma, resta il quesito: è possibile separare il significato spirituale delle scelte del Papa dalle interpretazioni ideologiche? Forse, come suggeriscono dal Vaticano, è meglio lasciare che la storia resti al suo posto, senza sovrapporre letture forzate a decisioni che hanno radici ben più profonde.

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