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Putin minaccia il mondo: “Armi nucleari? Spero non servano”

Pubblicato: 04/05/2025 12:12

Dietro le apparenze da statista razionale, Vladimir Putin lancia un messaggio che suona come una minaccia globale. “Non si è presentata la necessità di usare armi nucleari”, ha dichiarato durante un’intervista televisiva, aggiungendo subito dopo: “Spero che non sarà necessario”. Un’espressione volutamente ambigua che, nel linguaggio del Cremlino, equivale a un avvertimento: Mosca è pronta a tutto pur di piegare l’Ucraina e intimidire l’Occidente.
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Putin rivendica la forza dell’esercito russo e afferma che il conflitto sarà portato a una “conclusione logica”, cioè al pieno conseguimento degli obiettivi militari russi. Nessun accenno a un negoziato, nessuna apertura alla diplomazia. Solo la reiterazione della volontà di vincere con ogni mezzo, lasciando sul tavolo, ben visibile, la carta del terrore nucleare.

Xi Jinping a Mosca, Zelensky avverte: “Nessuna sicurezza per i leader stranieri”

A rafforzare la strategia di potenza del Cremlino è l’arrivo imminente a Mosca del presidente cinese Xi Jinping, ospite d’onore delle celebrazioni per l’80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista. Ufficialmente, il vertice servirà a discutere di “partenariato globale e questioni strategiche”. Ma il messaggio reale è chiaro: la Russia non è isolata, e ha un alleato disposto a mostrarsi pubblicamente al suo fianco mentre la guerra in Ucraina continua a devastare l’Europa.

Non a caso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito con fermezza alla proposta di tregua di Putin per l’8-10 maggio. Una mossa che Kiev considera una trappola propagandistica, utile solo a garantire una vetrina pacificata per gli ospiti stranieri. “L’Ucraina non può garantire la sicurezza dei leader internazionali che andranno a Mosca”, ha detto Zelensky, lasciando intendere che la guerra non si fermerà per il teatrino della memoria allestito dal Cremlino.

La minaccia atomica come strumento di pressione geopolitica

Le parole di Putin non sono solo una dichiarazione tattica sul campo di battaglia. Sono l’ennesimo capitolo della sua strategia di intimidazione. In un contesto in cui la minaccia nucleare è tornata a far parte del discorso politico quotidiano, il leader russo ne fa uso per mantenere alta la tensione e spezzare ogni tentativo di compromesso. Parlare di “non necessità attuale” non è rassicurante: è un modo per tenere il mondo sotto ricatto, evocando la possibilità della catastrofe per ottenere vantaggi strategici.

Se l’Occidente continuerà a illudersi che le parole di Putin siano solo retorica, rischia di sottovalutare una verità semplice: chi tiene il dito sul grilletto nucleare non minaccia per finta. Lo dice, e lo ripete, perché vuole che gli altri si adeguino alla sua volontà.

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Ultimo Aggiornamento: 07/05/2025 12:19

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