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Tragedia dei tre ventenni, a che velocità andava la Porsche: sconvolgente

Pubblicato: 04/05/2025 12:13

Stava viaggiando a oltre 250 chilometri orari la Porsche Carrera che sabato sera si è schiantata contro un albero lungo la provinciale 85, tra Torchiarolo e Lendinuso. A bordo c’erano tre ragazzi: Luigi Perruccio, 22 anni, alla guida, e le 21enni Sara Capilunga e Karina Ryzkhov. Nessuno di loro è sopravvissuto. Dopo l’impatto, l’auto si è ribaltata e ha preso fuoco, trasformandosi in una trappola di lamiere e fiamme.

Secondo quanto sta emergendo dall’inchiesta, coordinata dalla procura di Brindisi, la velocità dell’auto è stata registrata diversi minuti prima dell’incidente. Si cerca ora di chiarire se il conducente stesse ancora accelerando, se ci sia stato un tentativo di frenata, o se il tratto di strada abbia in qualche modo favorito la perdita di controllo.

Il noleggio poche ore prima della tragedia

L’auto era stata noleggiata proprio da Luigi Perruccio nel pomeriggio dello stesso giorno. Un’operazione rapida, senza intoppi. La Porsche era una Carrera ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità estreme. Un mezzo che impone rispetto, esperienza, controllo. E che in questo caso, invece, si è rivelato fatale.

Non è ancora chiaro dove fossero diretti i tre ragazzi. Si erano messi in viaggio lungo la litoranea, forse per una serata tra amici o una semplice uscita al mare. Ma quella che doveva essere una corsa leggera verso la costa si è trasformata in un incubo. I soccorritori, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare la morte dei giovani, mentre i vigili del fuoco domavano le fiamme che divoravano la carrozzeria.

La comunità di Torchiarolo sotto shock

Torchiarolo si è svegliata nella domenica del dolore. Le famiglie sono distrutte, la comunità attonita. Tutti conoscevano Luigi, Sara e Karina. I bar hanno tenuto le serrande abbassate, le scuole hanno osservato un minuto di silenzio, le strade sono rimaste vuote. Il sindaco ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, che non sono ancora stati fissati.

Karina Ryzkhov, di origine ucraina, era arrivata in Italia poco dopo lo scoppio della guerra. Era ospite di una famiglia del posto, che l’aveva accolta e amata come una figlia. Sono stati proprio i suoi genitori adottivi a raggiungere per primi il luogo dello schianto, guidati da un alert del sistema GPS collegato al telefono. Lì, davanti a quell’inferno, il padre adottivo ha avuto un malore.

Indagini sulle responsabilità e sull’idoneità del mezzo

Le indagini vanno avanti. Gli inquirenti stanno esaminando la scatola nera del veicolo, eventuali immagini da telecamere private, e ascoltando i responsabili dell’agenzia di noleggio. Non è escluso che vengano disposti accertamenti sull’idoneità alla guida di veicoli ad alte prestazioni da parte di conducenti così giovani. Si vuole anche capire se il noleggio sia avvenuto con le corrette garanzie e cautele.

A far riflettere è soprattutto la dinamica: un’auto sportiva nelle mani di un ragazzo di 22 anni, una strada di campagna, una notte come tante. Non c’è stato nemmeno il tempo di tentare una frenata. Solo un boato, un incendio, e il silenzio.

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Ultimo Aggiornamento: 04/05/2025 21:49

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