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Dassilva fuori, cosa succede ora all’uomo accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli

Pubblicato: 09/05/2025 17:51

Era stato ricoverato d’urgenza a causa di un grave peggioramento delle condizioni fisiche, provocato da uno sciopero della fame e della sete iniziato in segno di protesta contro la sua detenzione. Oggi, dopo un miglioramento clinico ritenuto sufficiente dai sanitari, Louis Dassilva è tornato in carcere.

Il 35enne, di origine senegalese, era stato trasferito all’ospedale Infermi di Rimini lo scorso venerdì. Le sue condizioni erano apparse da subito preoccupanti: secondo i medici, si trattava di un quadro non compatibile con la detenzione, tanto da parlare di “coma metabolico”. Lo sciopero, iniziato con il rifiuto del cibo e poi dell’acqua, aveva provocato un rapido e drammatico calo delle sue funzioni vitali.

La visita della moglie e i primi segnali di ripresa

In settimana, un primo segnale positivo: Dassilva ha iniziato a reintrodurre liquidi nella sua dieta, poi anche alimenti solidi. Un passo che, secondo il suo legale Riario Fabbri, ha permesso il miglioramento che ha convinto i medici a disporre le dimissioni.

Determinante, pare, anche l’incontro con la moglie, Valeria Bartolucci, che nei giorni scorsi si era recata in ospedale. “Si vede che vuole mollare, ho provato a incoraggiarlo. Se succederà qualcosa considererà chi lo ha messo lì dentro moralmente responsabile”, aveva dichiarato la donna prima di poterlo vedere.

In attesa della prossima udienza

Dassilva è accusato del delitto di Pierina Paganelli, caso su cui le indagini sono ancora in corso. Le autorità attendono ora la chiusura della fase preliminare, in vista di una possibile richiesta di rinvio a giudizio. Nonostante il suo ritorno in carcere, la battaglia legale per ottenere la scarcerazione prosegue.

Dopo i precedenti dinieghi del giudice per le indagini preliminari e del Tribunale del Riesame, la difesa tornerà in aula il 15 maggio, puntando su nuove argomentazioni per chiedere la liberazione dell’indagato. “Potrebbe non essere più l’unico sotto inchiesta”, aveva dichiarato l’avvocato Fabbri, lasciando intendere che il quadro accusatorio potrebbe cambiare.

Per ora, però, Dassilva resta in custodia, in attesa delle prossime mosse giudiziarie.

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