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Burioni avverte: “In Italia imperativo intervenire subito”

Pubblicato: 12/05/2025 08:53

Milano — Tra i tanti temi affrontati ieri sera a Che tempo che fa sul Nove, Roberto Burioni, docente di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, ha dedicato ampio spazio alla minaccia nel nostro Paese, invitando cittadini e amministrazioni locali a mobilitarsi immediatamente in vista dell’estate.

«Lo scorso anno», ha ricordato il virologo, «abbiamo registrato a Fano il focolaio autoctono più grande mai visto in Europa. Lì, a settembre, la malattia è circolata proprio perché le zanzare tigre hanno trovato un individuo infetto». Se l’evento fosse avvenuto in piena stagione turistica — ha avvertito Burioni — le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi: «Se un’epidemia scoppia a giugno in un luogo di villeggiatura, non solo mette a rischio la salute delle persone, ma danneggia l’economia del territorio».

L’allarme che dilaga

Per prevenire il ripetersi di uno scenario simile, il virologo ha indicato una misura semplice ma efficace: «Non possiamo eliminare del tutto le zanzare, ma possiamo azzerare il rischio di un focolaio trattando con larvicidi i tombini e i ristagni d’acqua, là dove gli insetti depongono le uova». Burioni ha elogiato l’azione del Comune di Fano, che già a fine aprile ha stanziato fondi e coinvolto l’Istituto Zooprofilattico e l’Azienda Sanitaria Locale in un piano di interventi preventivi. «Meglio investire in anticipo», ha sottolineato, «che trovarsi con centinaia di casi e dover correre ai ripari in emergenza».

L’appello si rivolge ora a tutte le amministrazioni comunali italiane: «Chiedete ai vostri sindaci che cosa stanno facendo per prevenire la Dengue», ha esortato Burioni. «Il turismo è un pilastro della nostra economia: nessuno vorrà più trascorrere le vacanze in una località colpita da un’epidemia avanzata». E rivolgendosi direttamente agli scettici: «Non dite al sindaco “hai sprecato i soldi perché non è successo nulla”: al contrario, è proprio grazie a quella prevenzione se quest’anno potremo dormire sonni più tranquilli».

La lezione di Fano, insomma, indica la strada: un intervento mirato e tempestivo sui potenziali siti di riproduzione delle zanzare è la migliore garanzia per evitare che la Dengue, finora confinata a sporadici casi importati, si stabilisca nel clima sempre più caldo del nostro Paese.

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