Vai al contenuto

Escursionista scomparso a dicembre: il cadavere ritrovato da due alpinisti tedeschi

Pubblicato: 12/05/2025 10:25
escursionista scomparso dicembre cadavere

È stato ritrovato nella giornata di ieri, a circa 1900 metri di quota nella zona di Merano 2000, il corpo senza vita di Romen Roman Lair, 61 anni, originario di Silandro, di cui si erano perse le tracce nel dicembre scorso. La tragica scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione di due turisti tedeschi, che hanno individuato il cadavere in un’area boscosa nei pressi del sentiero numero 3, non lontano dalla seggiovia Piffing.
Leggi anche: Italia, precipita per duecento metri: “Non c’è stato nulla da fare”

L’uomo era stato dichiarato scomparso nei mesi invernali, dopo che il fratello aveva denunciato l’assenza di notizie presso i Carabinieri, avviando così una serie di ricerche che, tuttavia, all’epoca non avevano dato alcun risultato.

Una giacca arancione tra l’erba segnala la presenza del corpo

Secondo quanto riportato dai quotidiani Alto Adige e Dolomiten, l’allarme è scattato nella mattina di ieri, quando i due turisti hanno notato una giacca arancione parzialmente visibile tra la vegetazione. Insospettiti, si sono avvicinati fino a scorgere un corpo umano in avanzato stato di decomposizione. Il ritrovamento è avvenuto in una zona pianeggiante e boschiva, non particolarmente lontana dai tracciati frequentati dagli escursionisti.

Immediato l’intervento delle autorità. Sul posto si sono recati il Soccorso alpino della Guardia di Finanza e l’elisoccorso Pelikan, che ha provveduto al recupero della salma e al suo trasporto a Merano, dove è stata composta nella cappella mortuaria del cimitero cittadino. I Carabinieri si sono occupati di informare i familiari della vittima, ponendo fine a mesi di incertezza e dolore.

Le prime ipotesi: un malore improvviso durante l’escursione

In base agli elementi disponibili, e salvo ulteriori conferme dall’autopsia, l’ipotesi più accreditata è che Romen Roman Lair, quel giorno in escursione da solo, sia stato colto da un malore improvviso e si sia accasciato a terra, morendo sul posto. Nessun segno di violenza apparente sarebbe stato rilevato sul corpo, secondo quanto trapelato dalle fonti investigative.

La scomparsa dell’uomo, avvenuta in un periodo dell’anno caratterizzato da temperature rigide e condizioni climatiche difficili, aveva generato una forte preoccupazione. Tuttavia, le ricerche effettuate all’epoca non avevano portato al rinvenimento del corpo, probabilmente a causa della neve che ne aveva occultato la presenza.

Un ritrovamento che riapre il dolore della comunità

La notizia del ritrovamento ha colpito profondamente la comunità di Silandro, dove Romen Roman Lair era conosciuto e benvoluto. La sua scomparsa improvvisa aveva lasciato un senso di impotenza tra amici e parenti, che ora, seppur nel dolore, possono almeno affrontare l’elaborazione del lutto.

Il corpo rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria fino all’esecuzione dell’esame autoptico, che dovrà chiarire con certezza le cause della morte e stabilire la dinamica dell’accaduto. Intanto, resta forte il cordoglio per una vicenda che ha avuto un epilogo drammatico, ma che pone anche l’accento sull’importanza della prudenza nelle escursioni in solitaria, soprattutto in periodi dell’anno potenzialmente pericolosi.

Un tragico destino rimasto celato per mesi

Il ritrovamento, avvenuto a quasi sei mesi dalla scomparsa, solleva interrogativi anche sulla difficoltà dei soccorsi in ambiente montano. La zona dove è stato rinvenuto il corpo non era lontana da sentieri battuti, ma la combinazione di condizioni meteorologiche, vegetazione fitta e quota elevata ha probabilmente reso invisibile ogni traccia nei mesi successivi alla scomparsa. Il caso di Romen Roman Lair si aggiunge purtroppo alla lista di escursionisti che ogni anno perdono la vita in montagna. E se da un lato la natura offre scenari straordinari, dall’altro non perdona eventuali imprevisti, specie quando si affrontano da soli.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure