
Una mattinata di ordinaria serenità si è trasformata in un dramma quando, dopo la colazione in famiglia, Michela è stata trovata senza vita nel bagno di casa della madre in via Fiume. Erano da poco passate le 9:00 quando la donna, che stava trascorrendo qualche giorno di riposo, si è alzata dal tavolo della cucina ed è entrata in bagno, apparentemente per un malore improvviso.
Il silenzio che è calato di lì a poco sulla casa ha cominciato a insospettire la madre, che non vedendo più la figlia comparire né rispondere alle chiamate ha allertato il fidanzato di Michela, e insieme ha bussato invano alla porta chiusa a chiave. Immediato l’intervento dei vicini, che hanno tentato di sfondare l’uscio senza riuscirci, e dei soccorritori, giunti sul posto con ambulanze e automedica. I sanitari, costretti a irrompere dalla finestra, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso: secondo un primo esame il malore sarebbe stato improvviso e fatale.
Michela morta per un malore, cosa è successo
Sul luogo sono accorsi i carabinieri della stazione locale per gli accertamenti di rito e il magistrato di turno ha disposto l’autopsia, affidando la salma di Michela Gerardi alla camera mortuaria dell’ospedale Fazzi di Lecce in attesa dell’esame che chiarirà le cause esatte del decesso. Non è escluso che un problema cardiaco o neurologico possa aver colpito la giovane operatrice del 118, abituata a fronteggiare emergenze altrui ma stavolta vittima a sua volta di un’emergenza interna e improvvisa.
La notizia ha sconvolto la comunità di Carmiano e i colleghi della Croce Rossa Italiana di Lecce, dove Michela era molto stimata per l’impegno in prima linea durante la pandemia e per la sua dedizione nel proteggere i più vulnerabili. «Oggi tutto è incomprensibile – si legge nella nota del comitato –. Abbiamo perso le parole: non era contemplato un addio così repentino. Ci uniamo al dolore della sua mamma e di tutti i suoi cari, certi che il suo ricordo resterà impresso nei cuori di chi l’ha amata». Le esequie saranno organizzate nei prossimi giorni, non appena disponibili gli esiti degli accertamenti medico-legali.