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La giovane influencer uccisa in diretta TikTok: le immagini che hanno scioccato il Paese

Pubblicato: 14/05/2025 20:29

Nel breve video, visionato da migliaia di utenti, si sente una voce fuori campo – probabilmente della persona venuta a trovarla – chiamare: «Ehi, Vale?». Valeria risponde “Sì”, poi gli spari. In quel drammatico istante, l’inquadratura si sposta e si intravede un uomo che raccoglie il telefono della vittima, interrompendo la diretta: gli investigatori sospettano possa trattarsi del killer.

Ha chiuso la diretta con un misto di stupore e timore: «Stanno arrivando», sono state le ultime parole di Valeria Marquez, 23 anni, prima di essere raggiunta dai colpi di pistola che le hanno tolto la vita mentre trasmetteva in streaming su TikTok dal salone di bellezza dove lavorava. La giovane, seguita da quasi 200mila follower tra TikTok e Instagram, è stata assassinata martedì pomeriggio a Zapopan, scatenando subito le indagini per femminicidio da parte della procura locale.

Poche ore prima dell’agguato, Marquez aveva confidato ai suoi follower di essersi sentita in pericolo: «Qualcuno è venuto al salone mentre non c’ero, ha lasciato un regalo molto costoso», aveva detto, ammettendo di temere il ritorno di quella stessa persona. Un indizio che ora la polizia sta cercando di collegare al movente dell’omicidio.

Le autorità di Jalisco hanno lanciato un appello alle piattaforme social e agli utenti che hanno conservato il video integrale, sperando di individuare il volto dell’aggressore e retracciare i suoi movimenti. Intanto, squadre speciali della Policía de Zapopan stanno setacciando le telecamere di sorveglianza della zona, mentre la procura ha ribadito che il sospettato è in fuga e resta al momento senza un nome né un volto ufficialmente identificato.

La morte di Valeria Marquez ha scosso non solo i suoi fan, ma l’intera comunità di influencer messicana, richiamando l’attenzione sul rischio crescente di violenza contro le donne e sulla responsabilità delle piattaforme nel salvaguardare chi trasmette la propria vita in diretta. Sul profilo Instagram della giovane si moltiplicano i commenti di cordoglio e le richieste di giustizia: «Non possiamo restare in silenzio», scrive una follower, «Valeria merita la verità e il suo assassino deve pagare».

Mentre il salone di via principale di Zapopan è stato posto sotto sequestro, gli inquirenti proseguono serrate le indagini per ricostruire la dinamica dell’omicidio e assicurare il responsabile alla giustizia, affinché l’ultimo streaming di Valeria non resti un’eredità di terrore, ma il punto di partenza per fermare una spirale di violenza senza fine.

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