
La composizione del vertice di un partito non è mai un dettaglio. Dietro ogni nomina, ogni ruolo, ogni bilanciamento geografico o mediatico si leggono direzioni politiche e strategie per il futuro. Ed è proprio su questa linea che si inserisce la scelta, da parte di Matteo Salvini, di designare due nuove figure come vice segretari federali della Lega. Una scelta che guarda agli equilibri interni, ma anche all’esterno, a un’immagine pubblica del partito sempre più strutturata attorno a volti riconoscibili.
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Il Consiglio federale convocato oggi segna un nuovo passaggio nel percorso di consolidamento dell’attuale segreteria leghista. Un doppio annuncio che conferma quanto già nell’aria da settimane e che, al tempo stesso, introduce una novità significativa sul piano della rappresentanza femminile ai vertici del partito. Accanto a nomi consolidati, entra infatti una figura politica dalla forte impronta personale, che negli ultimi anni ha saputo costruirsi una visibilità e una base elettorale solide.
Silvia Sardone entra nella squadra di vertice
Da oggi Silvia Sardone è ufficialmente vice segretario federale della Lega. Eurodeputata milanese, classe 1982, Sardone viene indicata come una delle nuove figure di punta della dirigenza salviniana. Una presenza femminile voluta da tempo da Matteo Salvini, che ha più volte sottolineato la necessità di valorizzare le risorse interne al partito con percorsi politici radicati e riconoscibili.
Silvia Sardone nasce politicamente in Forza Italia, sotto l’egida di Silvio Berlusconi, da cui si separa nel 2018. L’anno successivo viene eletta al Parlamento europeo con la Lega, diventando una delle esponenti più votate della circoscrizione. La sua figura è legata a un’immagine da pasionaria anti immigrazione, molto attiva nei media, incisiva in televisione e particolarmente attenta al radicamento territoriale. Nel 2021, a Milano, è stata la più votata del centrodestra, uomini inclusi.
Vannacci ufficializzato dopo una lunga attesa
Accanto a Sardone, entra ufficialmente come vice segretario federale anche Roberto Vannacci, autore del controverso libro Il mondo al contrario. La sua designazione, in realtà, era nell’aria da tempo: il passaggio al Consiglio federale rappresenta solo l’ufficializzazione di un ruolo che di fatto aveva già preso forma con il congresso leghista di Firenze lo scorso 6 aprile. In quella sede, era stato approvato l’aumento del numero dei vice segretari e Vannacci aveva preso la tessera della Lega con la benedizione del leader.
L’ingresso dell’ex generale risponde a una precisa linea di comunicazione e mobilitazione dell’elettorato di destra, che Salvini intende rafforzare anche in vista delle prossime sfide elettorali. Il posizionamento di Vannacci accanto a Sardone crea così un doppio asse identitario che combina attenzione ai temi della sicurezza e una presenza forte nei media.

Un profilo divisivo ma popolare
Le posizioni di Silvia Sardone le hanno attirato critiche ma anche ampi consensi. Nel 2023 è finita nel mirino del rapper Baby Gang, oggi agli arresti domiciliari per una sparatoria risalente al 2022, e di altri esponenti della scena cosiddetta “maranza”, con minacce diffuse sui social e scritte sui muri, anche di recente. Tuttavia, non ha mai arretrato, rilanciando con determinazione le sue battaglie e rafforzando la sua visibilità pubblica.
Nella vita privata, Silvia Sardone ha due figli con l’ex compagno Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, roccaforte ex rossa passata al centrodestra nel 2017. Dal 2023 è sposata con Davide Caparini, storico dirigente della Lega ed ex deputato, figura chiave nella gestione dei media del partito per oltre vent’anni.
La nuova squadra di Salvini prende forma
Con le nomine odierne, la squadra alla guida della Lega è ora composta da Matteo Salvini, Silvia Sardone, Roberto Vannacci, Claudio Durigon (plenipotenziario per il centro-sud) e Alberto Stefani, attuale segretario del Veneto. Esce invece dal gruppo dei vice Andrea Crippa, destinato a un incarico definito “di assoluta rilevanza”, la cui natura non è stata ancora resa nota ufficialmente.
Si delinea così una nuova fase organizzativa per la Lega, che punta a rafforzare la propria identità politica e a strutturare meglio la presenza territoriale, con volti capaci di raccogliere consenso e trasmettere messaggi forti. L’ingresso di Silvia Sardone come vice segretario federale rappresenta una svolta significativa, sia in termini di immagine sia di strategia, e conferma la volontà del segretario di rilanciare il progetto politico del Carroccio su basi nuove, senza rinunciare all’impronta identitaria.