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Andrea Sempio, spunta uno scritto su Chiara Poggi: caccia al documento. Cosa contiene

Pubblicato: 17/05/2025 10:13

Alcune vicende, anche a distanza di molti anni, continuano a sollevare dubbi, riaprire ferite e generare nuove piste investigative. A volte basta un dettaglio trascurato, un documento dimenticato o un oggetto ritrovato nel posto meno atteso per rimettere in discussione l’intero impianto di una storia già scritta.

È ciò che sta accadendo in una delle più note vicende italiane di cronaca nera: un caso che sembrava chiuso e che invece, quasi due decenni dopo, è tornato sotto l’attenzione della magistratura, con nuovi accertamenti e nomi già noti che riemergono dal passato.

Una nuova pista, tra Dna e documenti

Al centro delle ultime indagini c’è Andrea Sempio, amico della vittima e già comparso nelle cronache nel 2016. Oggi è tornato sotto i riflettori grazie a una traccia genetica compatibile e a un file redatto anni fa, riemerso nel corso di recenti perquisizioni. Si tratterebbe di un elaborato scritto nel 2013, durante un corso post-diploma presso una fondazione lombarda. Il tema assegnato agli studenti? Proprio il caso che da anni fa discutere l’Italia.

«Sul mio computer troverete un vecchio scritto sul delitto di Garlasco, era per un corso di giornalismo», ha dichiarato Sempio ai carabinieri. Secondo quanto emerso, il materiale sarebbe stato prodotto durante un laboratorio formativo in cui si simulava la scrittura di articoli giornalistici, utilizzando casi reali e agenzie fornite dai docenti. Ora gli inquirenti lo cercano su pc, chiavette e altri supporti sequestrati, per verificarne il contenuto.

Parallelamente, nel canale di Tromello, alle spalle dell’abitazione di una parente della vittima, sono stati recuperati oggetti ritenuti “di potenziale interesse investigativo”: un attizzatoio, parti di un’ascia, una mazzetta da muratore e delle pinze. La mazzetta ha riportato alla mente un episodio del 2007, quando un attrezzo simile scomparve dalla sede della Croce Garlaschese.

Il punto cruciale, però, rimane il DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara. Due profili genetici, uno dei quali sarebbe compatibile con Sempio, secondo quanto riportato nella consulenza dei genetisti Previderè e Grignani. Per confermare l’identificazione, sono stati disposti nuovi tamponi salivari: coinvolti amici, parenti, medici legali e persino investigatori entrati sulla scena del crimine.

L’incidente probatorio è fissato al 17 giugno, mentre il primo interrogatorio ufficiale di Sempio è atteso per martedì prossimo. La verità, ancora una volta, potrebbe essere nascosta in un dettaglio.

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