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Garlasco, Feltri esce allo scoperto su Stasi: “È uno solo il motivo di quella condanna”

Pubblicato: 20/05/2025 16:13

In un editoriale infuocato pubblicato sulle colonne de Il Giornale, Vittorio Feltri ribadisce con toni durissimi la propria convinzione: Alberto Stasi è innocente. Intervistato da un lettore interessato alle nuove indagini sul caso Garlasco – che oggi vedono interrogato anche Stasi – il giornalista di lungo corso punta il dito contro magistrati e media, accusati di aver costruito un’accusa “innamorata del pregiudizio”.

«Cosa hanno combinato i magistrati che hanno condannato Alberto Stasi dopo due assoluzioni in primo e secondo grado? — scrive Feltri — «Gli inquirenti che oggi riaprono il caso lavorano con coraggio e amore di verità, ammettendo la possibilità di un errore madornale: hanno gettato in galera un ragazzo innocente, distruggendogli l’esistenza con un’accusa di omicidio».

Secondo Feltri, Stasi paga soltanto lo “svantaggio” di essere stato il fidanzato di Chiara Poggi:

«La sua colpa? Essere il fidanzato della vittima. Per comodità si è sposata una tesi accusatoria che media e inquirenti hanno abbracciato, schiacciando la vita di Alberto».

Ma il vero affondo arriva quando Feltri ritorna sul tema più scottante: chi è scappato con la verità?

«Io sono convinto fin dall’inizio che il vero assassino l’abbia fatta franca — scrive — non per aver compiuto il delitto perfetto, ma per via di un pregiudizio che ha accecato le indagini. Quando ti innamori di una teoria, perdi di vista la giustizia».

Mentre Procura e Ris scavano fra perquisizioni, telefonate sospette e un martello recuperato nel torrente, Feltri lancia un monito: l’errore iniziale non può diventare una catena perpetua. Il nuovo capitolo processuale dovrà dimostrare, una volta per tutte, se Stasi sia vittima di un clamoroso sbaglio giudiziario o soltanto un anello di un disegno più complesso.

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