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Ucraina, scontro Vannacci-Fratoianni da Giletti: “Sei contro la guerra perché l’hai studiata sui libri, io l’ho fatta”

Pubblicato: 20/05/2025 09:12
Vannacci Fratoianni Giletti Ucraina

Alta tensione in diretta televisiva durante il talk politico condotto da Massimo Giletti su Rai3, che ha visto protagonisti il generale Roberto Vannacci e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Il confronto, nato per discutere del ruolo dell’Italia nelle missioni militari all’estero, si è presto trasformato in un acceso scontro personale, con toni durissimi e affermazioni che hanno lasciato il pubblico senza parole. Al centro della lite, temi sensibili come la guerra, la libertà d’espressione e le candidature politiche.
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L’intervento di Roberto Vannacci ha avuto un effetto immediato sul dibattito, segnando una netta contrapposizione con l’impostazione pacifista di Fratoianni. “Lei, Fratoianni, è contro la guerra perché forse l’ha studiata sui libri. Io invece l’ho fatta, in quasi tutti i continenti, e so di cosa si tratta”, ha detto il generale, rivendicando la propria esperienza sul campo e mettendo in discussione la competenza del leader della sinistra radicale.

Lo scontro sull’intolleranza e la libertà di parola

Il confronto si è rapidamente acceso anche su un altro fronte: quello della libertà di espressione e dell’accusa, da parte di Vannacci, verso una presunta intolleranza della sinistra. “Gli unici intolleranti siete voi della sinistra, che con la violenza cercate di impedire agli altri di esprimersi”, ha affermato con veemenza, citando episodi specifici come quanto accaduto a Gallarate e in altre città, dove – a suo dire – le manifestazioni sarebbero state ostacolate da contestazioni organizzate.

Rivolgendosi direttamente a Fratoianni, Vannacci ha rincarato la dose: “Tu sei intollerante verso chi non la pensa come te”. La dichiarazione ha generato forti reazioni in studio, dove lo scontro verbale si è fatto sempre più incandescente. Fratoianni ha provato a replicare con toni pacati, sottolineando il diritto al dissenso e rifiutando l’accusa di violenza, ma il generale non ha lasciato spazio a mediazioni.

La polemica su Ilaria Salis infiamma lo studio

A far ulteriormente degenerare la discussione è stata l’esplicita critica di Vannacci alla candidatura di Ilaria Salis. “Avete candidato e portato in Europa Ilaria Salis, indagata per aver spaccato la testa a una persona che non condivideva le sue idee”, ha detto il generale, provocando la reazione indignata di Fratoianni. La frase ha scatenato una nuova ondata di botta e risposta, con accuse reciproche sul piano della coerenza politica, delle scelte elettorali e del rispetto per lo stato di diritto.

Il riferimento a Salis ha rappresentato un punto di rottura definitivo nel confronto, polarizzando ulteriormente il dibattito. Fratoianni ha difeso la scelta della candidatura come atto politico contro la repressione e le derive autoritarie in Europa, mentre Vannacci ha parlato di legittimazione della violenza da parte di una certa area politica.

Un confronto che riflette uno scontro ideologico più ampio

Lo scontro tra Roberto Vannacci e Nicola Fratoianni non è solo il riflesso di una divergenza di opinioni, ma appare sempre più come un conflitto tra due visioni opposte della società e del ruolo dell’Italia nel mondo. Da una parte, l’idea di una nazione che difende i propri interessi attraverso la forza, rappresentata da Vannacci; dall’altra, la proposta di una politica estera fondata sulla pace, sulla diplomazia e sulla nonviolenza, sostenuta da Fratoianni.

La durezza del confronto ha sollevato numerose reazioni, sia tra gli spettatori che sui social, dove l’episodio ha rapidamente guadagnato visibilità. In molti hanno denunciato il clima di scontro permanente che sembra ormai caratterizzare il discorso pubblico italiano, mentre altri hanno applaudito la franchezza di Vannacci o la calma di Fratoianni.

Il ruolo della tv nei confronti politici

L’episodio mette in luce anche il ruolo crescente della televisione come arena di confronto politico, dove la spettacolarizzazione sembra prevalere spesso sulla sostanza. Il talk in questione ha trasformato un dibattito sul futuro dell’Italia e dell’Europa in una rissa verbale, alimentata da tensioni personali e da un clima già esasperato in vista delle elezioni.

In questo contesto, le parole di Roberto Vannacci assumono un peso particolare, non solo per il contenuto, ma per il modo in cui vengono utilizzate per attaccare direttamente gli avversari politici. La replica di Nicola Fratoianni, pur se meno roboante, non è riuscita a riportare il dibattito su un piano meno conflittuale.

Il confronto si chiude senza un vero vincitore, ma con una fotografia netta dello scontro ideologico che attraversa il Paese, in cui la politica militante e il linguaggio divisivo sembrano avere il sopravvento sulla possibilità di un confronto civile.

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