
“Non posso accettare che mio fratello sia stato dimesso dall’ospedale e che, dopo poche ore, sia morto. Qualcuno dovrà spiegarmelo. Lo devo a lui e ai suoi figli”
Una telefonata alle prime luci dell’alba, un grido strozzato di dolore e lo sguardo attonito di un ragazzo che trova il padre riverso a terra, ormai senza vita. È così che nella tarda mattinata di sabato Filippo Centineo ha scoperto che, poche ore dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino, suo padre Carmelo non c’era più.
Dimesso con la prescrizione di uno Xanax
Venerdì sera, intorno alle 23, l’uomo, 51 anni e titolare di un’impresa di pulizie, era arrivato al pronto soccorso lamentando fitte al petto. «Dopo circa tre ore di controlli – racconta la sorella Katia in un’intervista a La Stampa – i medici lo avevano dimesso con una diagnosi di ipertensione, prescrivendogli dieci gocce di Xanax e suggerendogli di rivolgersi al medico di base per ulteriori accertamenti. Ma non ha fatto in tempo».
La mattina seguente, Carmelo ha chiamato la sorella: «Mi ha detto che stava meglio, che era passato tutto, e mi ha promesso che domenica ci saremmo visti a pranzo da nostra madre. Mi aveva raccontato che i medici avevano minimizzato i sintomi, attribuendoli a un attacco di ansia». Quando Filippo ha capito che il malore stava tornando in modo più violento, ha lanciato l’allarme. I vigili del fuoco hanno sfondato la porta d’ingresso in corso Racconigi, ma per Carmelo non c’era ormai più nulla da fare.
La procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, ipotizzando un errore nella valutazione clinica. Stando alle prime ricostruzioni, durante gli esami era emerso un valore anomalo della troponina – un marcatore che può indicare un infarto –, eppure il paziente era stato dimesso. «Ho promesso a Filippo e ad Alice che mi prenderò cura di loro – conclude Katia, assistita dall’avvocato Christian Scaramozzino –. Ma non smetterò di cercare la verità».
Le indagini in corso
- La Procura sta acquisendo cartelle cliniche e registrazioni delle fasi di accettazione e dimissione al Martini.
- Le anomalie nei valori di troponina verranno confrontate con i protocolli di pronto soccorso per valutare se sono stati rispettati livelli di allerta e procedure di ricovero.
- I medici che hanno in cura il paziente, così come il personale di sala e triage, potrebbero essere ascoltati come testimoni per ricostruire ogni fase del percorso diagnostico.
Il fascicolo, infatti, mira a chiarire se sia stato un giudizio clinico approssimativo a costare la vita a un uomo ancora pieno di progetti e affetto per la sua famiglia.