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Caso Resinovich, nuovo sequestro chiave a casa di Visintin: cos’hanno prelevato

Pubblicato: 26/05/2025 10:19
sebastiano visintin indagato

Si infittisce il quadro investigativo attorno alla morte di Liliana Resinovich. Dopo i recenti sequestri effettuati nella casa di Sebastiano Visintin, il marito della donna e ora indagato per omicidio volontario, emergono nuovi elementi che accendono l’attenzione della Procura di Trieste: si tratta di tre coltelli che Visintin avrebbe regalato oltre due anni fa a un conoscente residente in Toscana, oggi finiti sotto sequestro.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, l’uomo — un professionista — avrebbe spontaneamente contattato la pm Ilaria Iozzi, dopo aver appreso dalla stampa del ritrovamento di un numero significativo di armi da taglio e forbici durante la perquisizione dell’8 aprile. L’uomo ha riferito di aver ricevuto in dono da Visintin tre coltelli, oggi al centro delle attenzioni degli investigatori.

Convocato negli uffici della Squadra Mobile, è stato interrogato sul rapporto personale con Visintin e ha consegnato le armi che sono state immediatamente sottoposte a sequestro.

Al momento, va ricordato, sul corpo di Liliana Resinovich non sono state riscontrate ferite da taglio, ma le indagini si concentrano anche su eventuali strumenti usati prima o dopo la morte, o in relazione a possibili attività preparatorie del delitto.

Sul fronte giudiziario, è attesa a giorni la decisione del gip Flavia Mangiante sull’eventuale assunzione, in incidente probatorio, della testimonianza di Claudio Sterpin, amico molto stretto di Liliana, ritenuto un possibile elemento chiave per comprendere le dinamiche del caso e il contesto personale in cui la donna viveva prima della scomparsa.

L’inchiesta resta aperta, con un mosaico ancora incompleto ma in continua espansione, tra nuove piste, testimonianze e sequestri che potrebbero contribuire a chiarire una morte avvolta, ancora oggi, nel mistero.

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