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Allarme a Montemarcello: rapina spettacolare nella villa di Annamaria Bernardini De Pace

Pubblicato: 27/05/2025 13:07
rapina Annamaria Bernardini De Pace

La tranquillità di Montemarcello, una pittoresca frazione ligure, è stata sconvolta da un episodio di violenza inaudita che ha colpito uno dei nomi più riconosciuti nel mondo legale italiano. Durante una notte che sembra uscita da un film, tre ladri armati hanno assaltato la villa di Annamaria Bernardini De Pace, famosa matrimonialista e, in passato, suocera dell’attore Raoul Bova. L’elegante residenza, situata nel comune di Ameglia, è stata il palcoscenico di un’incursione violenta e senza scrupoli.
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La sicurezza infranta

Non si è trattato solo di un furto, ma di un attacco diretto alla percezione stessa di sicurezza. I criminali hanno sorpreso il custode della villa, legandolo e picchiandolo brutalmente per ottenere informazioni su una cassaforte che pensavano fosse piena di tesori. Una volta aperta, hanno trovato solo poche migliaia di euro, ben al di sotto delle loro aspettative, scatenando una rabbia furiosa.

rapina villa

Una scena da incubo

L’interno della villa è stato devastato in un atto di vandalismo che ricorda le scene più inquietanti di “Arancia Meccanica”. Oggetti distrutti, vetri rotti e mobili sfasciati: una furia cieca che ha causato danni materiali per quasi 100mila euro. Una vendetta simbolica che ha lasciato un segno profondo nel cuore della comunità locale.

Un rifugio violato

Fortunatamente, Annamaria Bernardini De Pace non era in casa durante l’assalto. La notizia dell’accaduto l’ha sconvolta profondamente. In un’intervista a “Il Giornale d’Italia”, ha espresso il suo shock: “Sono 23 anni che vivo lì e non ho mai pensato che potesse accadere qualcosa del genere”, ha dichiarato, visibilmente turbata. Ha descritto l’evento come “sconvolgente”, parole che riflettono il trauma di chi ha visto violata non solo una dimora, ma un rifugio personale e affettivo.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno lavorando alacremente per rintracciare i tre responsabili, attualmente in fuga. L’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza e le testimonianze raccolte sono cruciali per l’indagine. Questo evento drammatico ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza in zone che fino a ieri erano considerate isole felici, sottolineando l’urgenza di una maggiore attenzione su questi temi.

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