Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, una reporter ha sollevato una questione che sta guadagnando attenzione negli ambienti finanziari: il termine TACO (Trump Always Chickens Out), coniato da Robert Armstrong, opinionista del Financial Times. L’acronimo, tradotto come “Trump si tira sempre indietro per la paura”, è utilizzato per descrivere un fenomeno ricorrente sui mercati finanziari: il crollo in risposta alle minacce di nuovi dazi da parte del presidente americano, seguito da una ripresa quando lo stesso Trump decide di posticipare le misure per favorire ulteriori negoziazioni.
La reazione di Trump alla domanda
La domanda della giornalista, diretta e provocatoria, non è stata ben accolta da Trump, che l’ha definita “una delle domande più sgradevoli che si possano immaginare”. Il presidente non ha nascosto il suo fastidio, evitando tuttavia di entrare nel merito del termine o di rispondere alle implicazioni legate al suo impatto sui mercati.
Un fenomeno osservato dagli analisti di Wall Street
Secondo molti analisti, il comportamento descritto dall’acronimo TACO riflette uno schema ricorrente nelle politiche commerciali di Trump. Le sue dichiarazioni aggressive spesso innescano volatilità sui mercati, ma il successivo passo indietro, percepito come un tentativo di evitare conseguenze economiche troppo gravose, tende a rassicurare gli investitori.
L’episodio sottolinea il delicato equilibrio tra politica, comunicazione e reazioni dei mercati, in cui anche un termine ironico può accendere dibattiti e attirare l’attenzione internazionale.
