
Un arresto scuote l’inchiesta sull’omicidio di Vasilica Potincu, la 35enne di origine rumena accoltellata a morte sabato a Legnano. Andrea Mostoni, operaio 29enne residente a Robecco sul Naviglio (Milano), è stato fermato dai carabinieri con accuse che lo legano direttamente al delitto.

Il fermo è avvenuto mercoledì 28 maggio. In mattinata, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione di Mostoni. Nel pomeriggio, il giovane è stato interrogato in Procura a Busto Arsizio dal pm Ciro Caramore, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli inquirenti ritengono però di avere elementi probatori sufficienti per collegarlo al delitto, avvenuto con nove coltellate, una delle quali fatale alla schiena.
Le indagini si sono concentrate sull’analisi di filmati delle telecamere di sorveglianza, dei dispositivi conta targhe e delle celle telefoniche, tracciando una pista precisa: l’ultimo incontro della vittima con un cliente potrebbe essere degenerato in un’aggressione mortale. Mostoni, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto un legame con la vittima in quanto cliente abituale.
La doppia vita di Vasilica Potincu
La donna, conosciuta anche con gli alias “Elena” e “Katty”, viveva a Cinisello Balsamo insieme alla madre, alla sorella, al figlio 14enne e all’ex marito, con il quale aveva mantenuto rapporti di convivenza nonostante la separazione. La sua attività di escort, svolta prevalentemente a Legnano, l’aveva già portata a essere bersaglio di stalker, come emerso in altre segnalazioni agli inquirenti.
Gli investigatori continuano a raccogliere prove per ricostruire l’esatta dinamica del delitto e stanno analizzando le impronte digitali rinvenute sul coltello usato per l’aggressione. Al momento, il profilo di Mostoni resta il principale oggetto dell’inchiesta.
La vicenda resta al centro dell’attenzione pubblica per i suoi risvolti complessi, tra la doppia vita della vittima e le presunte responsabilità dell’arrestato. Gli inquirenti proseguono con accertamenti per chiarire ogni dettaglio del caso.
Mostoni era diventato il suo stalker
l’uomo, dopo un incontro di lavoro con lei sarebbe diventato ossessivo: avrebbe iniziato a farle regali e avrebbe avuto atteggiamenti morbosi, convinto di essere più di un cliente. La donna, che lavorava anche come segretaria in uno studio di un commercialista a Pavia, si sarebbe poi confidata con il suo datore di lavoro che da tempo stava cercando di convincerla a cambiare vita. A quanto pare l’uomo sarebbe stato incastrato dalle cellule telefoniche.