Lerry Gnoli ammette le sue responsabilità per la morte di Elisa Spadavecchia. È il secondo incidente grave con droga in pochi anni.
«Ho sbagliato io. Riconosco la mia colpevolezza e mi stringo ai familiari nel dolore di questi giorni». Con queste parole Lerry Gnoli, 54 anni, ha ammesso le proprie responsabilità nell’incidente mortale avvenuto sabato mattina sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, dove ha travolto e ucciso con una ruspa la 66enne Elisa Spadavecchia, turista vicentina in vacanza sul litorale ravennate. La donna, insegnante in pensione, è morta sul colpo, colpita dal mezzo che stava spianando la sabbia lungo la battigia.
Gnoli, dipendente di una ditta autorizzata a svolgere lavori di manutenzione sull’arenile, è stato ascoltato in Procura su richiesta del sostituto procuratore Lucrezia Ciriello. Durante l’interrogatorio ha sostenuto di aver agito con il via libera ai lavori, ma non ha negato la sua colpa per l’accaduto. Tuttavia, le indagini si sono ulteriormente aggravate dopo l’esito degli esami tossicologici: Gnoli è risultato positivo alla cocaina.
Non si tratta del primo episodio che lo coinvolge in un fatto drammatico. Nel 2022, sempre secondo quanto riportato dal Corriere di Romagna, l’uomo era alla guida di un furgone quando a Pisignano investì l’83enne Giuseppe Quercioli. Anche in quell’occasione risultò positivo alla cocaina e fu arrestato per omicidio stradale.
Ora la Procura sta valutando la posizione dell’uomo, che potrebbe aggravarsi ulteriormente alla luce dei precedenti e della recidiva legata all’uso di sostanze stupefacenti alla guida di mezzi pesanti. La morte di Elisa Spadavecchia, avvenuta in un contesto di quotidiana normalità balneare, ha scosso profondamente la comunità locale e i turisti presenti in riviera. Intanto si attende la formalizzazione dei capo d’accusa, mentre si moltiplicano le domande sulla sicurezza dei cantieri in spiaggia e sui controlli sui lavoratori addetti ai mezzi meccanici.