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Inter: una notte da dimenticare, le tensioni e il futuro incerto di Inzaghi e Frattesi

Pubblicato: 02/06/2025 18:21

Una serata da incubo per l’Inter che, nella finale di Champions League a Monaco di Baviera, è stata travolta 5-0 dal Paris Saint-Germain. L’assenza di una reazione nel secondo tempo ha riportato alla mente le grandi rimonte del passato, ma questa volta non c’è stato nessun miracolo. Anzi, il pesante passivo ha aperto scenari di crisi interna, con il caso Frattesi-Inzaghi che potrebbe segnare un punto di svolta nel futuro della squadra. Scopriamo cosa è accaduto nella notte più buia della stagione interista.

Scelte tattiche sotto esame

Le scelte di Inzaghi sono state al centro delle critiche, soprattutto quella di non schierare Davide Frattesi in un momento in cui la squadra necessitava di maggiore forza offensiva. Frattesi, autore di 7 gol in 47 presenze, è rimasto in panchina per tutta la partita. Una decisione che ha lasciato perplesso lo stesso giocatore, che – come riportato dalla Gazzetta dello Sport – ha affrontato Inzaghi nel post partita, chiedendogli apertamente: “Perché non mi hai fatto entrare?”. Il clima nello spogliatoio è teso e, secondo fonti vicine alla società, la frattura tra tecnico e giocatore è ormai profonda e difficilmente sanabile.

Il crollo psicologico

Oltre alla sconfitta, ha destato preoccupazione l’assenza totale di reazione da parte dell’Inter. Il PSG ha dominato senza ostacoli, mostrando una superiorità evidente. “È una giornata nera, dobbiamo accettarlo”, ha detto Dumfries, evidenziando come la squadra fosse psicologicamente crollata già alla fine del primo tempo. Un’immagine di una squadra senza idee, senza leader, senza orgoglio. Inzaghi, solitamente lodato per la sua gestione nei momenti difficili, questa volta non è riuscito a trovare alcuna soluzione, né con i cambi né con gli stimoli emotivi.

Una sconfitta senza appello

Con il 3-0 già a fine primo tempo, c’era la sensazione che l’Inter potesse ancora reagire. Tuttavia, questa suggestione si è spenta rapidamente. Il secondo tempo è stato un monologo francese, con l’Inter spenta e irriconoscibile. Inzaghi ha cercato di scuotere i suoi negli spogliatoi, ma senza successo: “Abbiamo provato a motivarci, ma il 3-0 ha chiuso tutto”, ha ammesso Denzel Dumfries. Questo era il clima nello spogliatoio: quello di una sconfitta annunciata. Il gol di Doué al 63’ ha sancito il colpo finale. Il resto è stata pura accademia parigina, con Kvaratskhelia e il giovane Mayulu a completare l’umiliazione.

Un futuro tutto da scrivere

La partita di Monaco potrebbe essere stata l’ultima di Frattesi con la maglia dell’Inter, ma anche per Inzaghi qualcosa si è rotto. La fiducia della dirigenza non è più garantita. I tifosi, delusi da una prestazione che rimarrà nella storia in negativo, chiedono chiarezza. La sensazione è che l’Inter sia giunta alla fine di un ciclo e che questa sconfitta pesante sia il segnale di un cambiamento imminente. Il PSG celebra la prima Champions League della sua storia, mentre l’Inter si lecca le ferite, consapevole che il lavoro da fare è tanto, a partire da quel rapporto irrisolto tra Simone Inzaghi e Davide Frattesi.

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