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Tragedia in montagna: Roberta precipita per 300 metri sotto gli occhi degli amici

Pubblicato: 02/06/2025 16:52

L’estate alle porte spinge molti amanti della montagna a uscire sui sentieri. Le Alpi lombarde attirano ogni anno appassionati da tutta la regione. I panorami mozzafiato e i percorsi ben segnalati offrono un’esperienza unica. Il Pizzo Scala, in provincia di Sondrio, rientra tra le mete preferite dagli escursionisti esperti.
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Chi conosce bene queste vette sa che il terreno richiede attenzione. Le rocce possono diventare scivolose, i passaggi si fanno stretti. Anche gli escursionisti più esperti mantengono la prudenza. Molti approfittano delle giornate serene per salire in quota. Le cime regalano silenzio, bellezza e fatica ben ripagata.

Tartano, un borgo di montagna legato alla natura

A poca distanza dal Pizzo Scala sorge il piccolo comune di Tartano. Qui la montagna è parte della vita quotidiana. Le famiglie crescono all’ombra delle cime. I sentieri sono parte della memoria collettiva. Chi vive a Tartano conosce la natura e la rispetta. Anche Roberta Fognini, 46 anni, condivideva questa passione.

Roberta Fognini muore precipitando per 300 metri

Roberta Fognini è scivolata e caduta durante un’escursione. L’incidente è avvenuto nella mattinata di domenica 1 giugno. Era in compagnia di due amici. Stavano rientrando dopo aver raggiunto una quota elevata. Roberta ha perso l’equilibrio su un tratto impervio. Il corpo è precipitato per circa 300 metri.

Gli amici hanno lanciato l’allarme alle 11:30. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Sono arrivati il Soccorso alpino di Morbegno, i militari del Sagf e un elicottero partito da Bergamo. In quota è atterrato anche il personale del Cnsas. I tecnici hanno raggiunto il corpo e constatato il decesso.

Le operazioni di recupero sono state rapide. L’elicottero della Guardia di Finanza di Varese ha riportato il corpo a valle. Le autorità locali hanno aperto le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. Nessun segno di imprudenza, nessun errore evidente. Solo una tragica fatalità in un ambiente difficile.

Il dolore della comunità di Tartano

La morte di Roberta Fognini ha scosso tutto il paese. A Tartano la conoscevano in molti. Il sindaco Osvaldo Bianchini ha parlato con commozione: “Roberta era dolcissima, gentile, sempre disponibile. Una presenza costante, sia al museo del legno sia in chiesa”. Tutta la comunità si è stretta attorno alla famiglia.

Roberta viveva a Tartano con i suoi due figli. Cresceva i ragazzi con amore e presenza. Suonava l’organo in parrocchia, dava una mano al Comune. Chi l’ha incontrata la descrive con parole piene di affetto. Mai un gesto sgarbato, mai una parola fuori posto. Una donna che faceva della gentilezza il suo tratto distintivo.

Una tragedia che lascia un vuoto profondo

La morte improvvisa di una madre lascia un segno. I figli perdono un punto fermo. Gli amici un riferimento. I cittadini una figura familiare. Tartano piange una donna che univa competenza e cuore. Le montagne, testimoni silenziose, restano lì, bellissime e pericolose. Roberta ne conosceva ogni curva, ma domenica la natura non ha lasciato scampo.

La comunità si prepara al funerale. Le bandiere saranno a mezz’asta. Il paese si fermerà per salutare Roberta. Sarà l’abbraccio di un intero paese. Le parole del sindaco restano nella memoria: “Una gentilezza unica. Una donna che non perdeva mai la pazienza. Anche nei momenti più difficili”.

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