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“Basta giudicarmi”. La mamma di Martina Carbonaro rompe il silenzio, è bufera

Pubblicato: 03/06/2025 17:54

Sotto attacco per la sua apparente freddezza mostrata in pubblico, Enza Cossentino, madre di Martina Carbonaro, ha scelto i social per rispondere a chi in questi giorni l’ha criticata aspramente. Martina, 14 anni, è stata uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci, e da allora l’attenzione mediatica si è riversata anche sulla sua famiglia, con molti utenti che hanno giudicato il comportamento della madre come distaccato.

La polemica sul video e le scuse del tiktoker

Una delle scintille che ha acceso il dibattito è stato un video — poi rapidamente rimosso — in cui Enza compariva assieme a un noto tiktoker napoletano, conosciuto anche per la sua attività di venditore ambulante di panini. L’intento del filmato, secondo i protagonisti, era quello di ricordare Martina, ma l’effetto finale è stato percepito da molti come un contenuto pubblicitario. Il tiktoker ha poi deciso di eliminare il video, accompagnando il gesto con pubbliche scuse per il fraintendimento.

Lo sfogo della madre sui social

“Mi state giudicando fredda, che non mi importa di Martina”, ha scritto Enza Cossentino in un lungo post, rispondendo alle critiche ricevute. “Se mi vedete forte è perché la forza me l’ha data lei. Io sono stata sempre presente”, ha aggiunto, raccontando di aver saputo solo di recente che Martina aveva ricevuto uno schiaffo, ma che negli ultimi tempi sembrava serena. Il suo dolore è tangibile nelle parole che seguono: “Chissà se mi ha chiamato: io per mia figlia mi facevo uccidere. Era tutto per me. Quindi non mi giudicate”. Ha concluso poi con una promessa: “Principessa mia, avrai giustizia”.

Il tragico ritrovamento del corpo di Martina Carbonaro è avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 maggio, all’interno dell’ex alloggio del custode dello stadio Moccia, ad Afragola. Era scomparsa da poco più di 24 ore. Il suo ex, Alessio Tucci, è stato fermato poche ore dopo e ha confessato l’omicidio. Attualmente è detenuto, ma ha lasciato il carcere di Poggioreale per essere trasferito in un altro istituto della Campania, a causa di un clima ritenuto poco sicuro, secondo quanto riferito dal suo legale.

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