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Gaza, sparatoria nei pressi di un punto aiuti a Rafah: 24 morti e 37 feriti

Pubblicato: 03/06/2025 10:04

L’Idf ammette: “Sparati colpi verso sospetti che avanzavano”. Si indaga sull’incidente. Un nuovo episodio di violenza scuote la già drammatica situazione umanitaria a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal direttore dell’ospedale Nasser di Khan Younis, almeno 24 civili palestinesi sono stati uccisi e 37 feriti da colpi d’arma da fuoco, dopo che le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco su una folla in attesa di aiuti umanitari. Lo riporta la BBC, sottolineando che tutte le vittime sono state trasportate all’ospedale con ferite da arma da fuoco.

L’episodio si è verificato nei pressi di un sito di distribuzione alimentare della Gaza Humanitarian Foundation (GHF). L’esercito israeliano (IDF) ha confermato l’apertura del fuoco, spiegando però di aver risposto a una minaccia: «Le truppe hanno identificato dei sospetti che si stavano muovendo verso di loro, deviando dai percorsi di accesso designati. Dopo i primi colpi di avvertimento, hanno sparato in direzione di alcuni sospetti che non si sono ritirati», si legge in una nota pubblicata su Telegram.

L’IDF ha inoltre dichiarato di essere a conoscenza delle segnalazioni di vittime e che l’intero incidente è sotto indagine. La distanza dal punto di distribuzione – circa mezzo chilometro – è un dettaglio chiave, così come il fatto che il fuoco sia stato indirizzato verso persone giudicate “minacciose” dalle truppe israeliane.

La comunità internazionale segue con crescente preoccupazione l’escalation a Rafah, dove il concentrarsi di sfollati e l’accesso limitato agli aiuti hanno aggravato una crisi umanitaria già drammatica. L’ennesimo episodio di sangue in un’area destinata al soccorrimento della popolazione civile solleva interrogativi urgenti sulla gestione delle operazioni militari in zone sensibili e sul rispetto delle norme umanitarie internazionali.

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