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Martina Carbonaro, i funerali nella sua Afragola: cosa è successo all’arrivo della bara bianca

Pubblicato: 04/06/2025 16:29

Martina Carbonaro aveva solo 14 anni quando è uscita di casa per un ultimo incontro, un chiarimento che non avrebbe mai dovuto trasformarsi nella sua tragica fine. La giovane è stata brutalmente uccisa a coltellate in un garage alla periferia di Acerra, nel Napoletano. A confessare l’orrendo delitto è stato Alessio Tucci, ex fidanzato appena maggiorenne, il quale ha ammesso il crimine dopo lunghe ore di silenzio. Secondo le prime indagini, Alessio non accettava la fine della loro relazione.

Il corpo della giovane è stato ritrovato con diverse ferite da taglio, una scena che ha subito chiarito agli investigatori la natura premeditata dell’atto. Alessio ha inizialmente tentato di depistare le indagini, ma alla fine ha ceduto al peso delle sue responsabilità. La comunità è rimasta profondamente colpita dalla violenza che ha strappato la vita a Martina, una ragazza che sognava ancora di frequentare il liceo e vivere le sue prime esperienze sociali.

Un addio commovente ad Afragola

L’autopsia ha confermato che Martina è deceduta per le numerose coltellate inflitte al torace e all’addome, senza alcuna possibilità di salvezza. Non sono stati rilevati segni di difesa evidenti, suggerendo che la giovane sia stata colta di sorpresa. Il coltello usato da Alessio è stato recuperato, mentre le indagini continuano per chiarire ogni dettaglio, nonostante la confessione già avvenuta.

Ad Afragola oggi regna il silenzio e il dolore. La città si è fermata per dare l’ultimo saluto a Martina. Il sindaco Antonio Pannone ha proclamato il lutto cittadino. Alle 15, nella Basilica Pontificia di Sant’Antonio di Padova, si sono tenuti i funerali, officiati dal cardinale di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. Una folla numerosa si è riunita davanti alla chiesa, rispondendo all’appello di non lasciare soli i genitori di Martina.

Una comunità unita nel dolore

Durante il passaggio della bara bianca, si sono levati grida di “Giustizia, giustizia”, mentre altri mormoravano “Martina figlia di tutti noi”. La commozione si è intrecciata con la rabbia, espressa anche attraverso cori e insulti rivolti a Alessio Tucci, il giovane che ha confessato l’omicidio. Tra le autorità presenti, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Pina Castiello. Un momento particolarmente toccante è stato l’arrivo della corona di fiori inviata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, un gesto di solidarietà istituzionale in un dolore che ha toccato l’intero paese. Oggi, Afragola ha pianto una delle sue figlie più fragili, vittima di un amore malato che le ha rubato il futuro.

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