
La notte aveva avvolto la città con il suo silenzio interrotto solo dai rumori lontani del traffico. Ma quell’equilibrio si è spezzato all’improvviso. Una colonna di fumo nero ha avvolto il cielo, mentre le fiamme lambivano i balconi, accendendo l’oscurità con lampi arancioni. Le sirene dei soccorsi hanno rotto il buio, correndo contro il tempo.
In strada, il panico. Le urla, il calore soffocante, la corsa disperata verso le scale. Le finestre si sono aperte di colpo, le luci si sono accese nei palazzi vicini. Una figura si è affacciata dal quinto piano: una donna, in preda alla paura. Poi il salto, e un corpo a terra. Il rumore sordo che segna l’irrevocabile.
L’incendio e le vittime coinvolte
L’incendio è divampato nella notte tra il 5 e il 6 giugno in un appartamento situato al quarto piano di un edificio di sette piani in via Abruzzi, a Milano. Le fiamme hanno coinvolto diverse abitazioni, generando una situazione d’emergenza che ha richiesto l’evacuazione dello stabile. Una donna di 48 anni, di origine brasiliana, si è lanciata dal quinto piano, nel tentativo di sfuggire al rogo. È stata trasportata in ospedale in codice rosso, ma è deceduta poche ore dopo a causa delle gravi lesioni riportate.
Due persone sono rimaste intossicate, ma in condizioni definite non gravi: sono state ricoverate in codice verde. Complessivamente, dodici appartamenti sono stati dichiarati inagibili per motivi di sicurezza. Gli occupanti sono stati evacuati e solo una parte ha potuto far rientro nelle proprie abitazioni.
Le indagini sulle cause del rogo: spunta una testimonianza
Le autorità hanno avviato accertamenti per comprendere le cause dell’incendio. L’ipotesi al momento più probabile è quella di un corto circuito o di un malfunzionamento domestico, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. I vigili del fuoco, intervenuti con numerose squadre, hanno lavorato per ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’intero edificio.
Una signora ha riferito a Fanpage.it di aver sentito le urla della 48enne per diversi minuti prima che decidesse di buttarsi, probabilmente per sfuggire alle fiamme. I soccorsi hanno trasferito la vittima all’ospedale, dove però è morta poche ore dopo l’arrivo. Si indaga dunque ora su questa lite avvenuta tra i due coniugi per capire se la dinamica incendiaria possa esserne stata una conseguenza.
L’area è presidiata e l’appartamento da cui si è originato il fuoco resta sotto sequestro. Saranno necessari ulteriori sopralluoghi tecnici per stabilire quando sarà possibile far rientrare tutti gli abitanti nelle proprie case.