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Guerra fredda tra giganti: Trump e Musk ai ferri corti. “Mi ha deluso”. Ed Elon lancia un nuovo partito

Pubblicato: 05/06/2025 18:55
trump musk

Washington, 5 giugno 2025 – In un momento carico di tensione politica e personale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso pubblicamente la sua delusione nei confronti di Elon Musk, il celebre imprenditore e CEO di Tesla e SpaceX.

Trump deluso da Musk

Parlando dallo Studio Ovale, durante un incontro con il cancelliere tedesco in visita ufficiale, Trump ha commentato le recenti critiche mosse da Musk nei confronti di un provvedimento legislativo promosso dall’attuale presidente, ma che Trump ha comunque difeso con forza.

Non so se avremo più una grande relazione” ha detto Trump rispondendo a una domanda dei giornalisti. Il riferimento è a un disegno di legge relativo a tagli e spesa pubblica, che include anche una revisione degli incentivi federali per le auto elettriche, una misura che ha scatenato la reazione contraria di Musk.

Secondo Trump, l’imprenditore sudafricano è “arrabbiato” perché nel nuovo pacchetto legislativo è stato eliminato il cosiddetto “mandato per le auto elettriche”, ovvero gli incentivi fiscali che avevano favorito per anni la diffusione dei veicoli elettrici, in particolare quelli prodotti da Tesla. “Capisco perché sia contrariato” ha ammesso Trump, “ma si tratta di una misura necessaria per riequilibrare il bilancio e fermare gli sprechi”.

Il retroscena

Trump ha poi rivelato un retroscena che getta ulteriore luce sulla frattura tra i due. “Ho detto no all’uomo di Musk alla NASA” ha dichiarato il presidente, riferendosi a una nomina proposta da Musk per un incarico chiave all’interno dell’agenzia spaziale americana, che l’amministrazione Trump avrebbe rifiutato. “Non è stato personale” ha spiegato, “ma dovevamo mettere la sicurezza e l’esperienza prima delle relazioni”.

Il presidente degli Stati Uniti si è detto “sorpreso e deluso” dalle parole di Musk, che in più occasioni negli anni scorsi aveva sostenuto alcune politiche trumpiane. Tuttavia, il rapporto tra i due non è mai stato lineare. Pur condividendo una visione imprenditoriale fuori dagli schemi e un certo disprezzo per le istituzioni tradizionali, Trump e Musk hanno spesso preso strade divergenti su svariate questioni.

A chi gli chiedeva se la rottura con Musk avrebbe potuto influenzare i suoi consensi in vista delle prossime elezioni, Trump ha risposto con una punta di sarcasmo e sicurezza: “Avrei vinto la Pennsylvania anche senza di lui”. Un’affermazione che suona come un tentativo di ridimensionare l’importanza dell’influenza mediatica e politica di Musk, che negli ultimi anni è diventato una delle figure pubbliche più rilevanti del dibattito americano, grazie alla sua presenza su piattaforme social come X (ex Twitter), di cui è proprietario.

L’uscita pubblica di Trump segna una fase nuova nei rapporti tra due delle personalità più iconiche e controverse dell’America contemporanea. Lo scontro tra Trump e Musk potrebbe avere implicazioni profonde sul futuro del Partito Repubblicano, sull’industria tecnologica e sull’orientamento elettorale di milioni di americani. Resta da vedere se questa rottura sarà definitiva o solo una fase passeggera in un rapporto tanto complicato quanto strategicamente rilevante. Ma, per ora, le parole di Trump suonano come un addio più che come un arrivederci.

La replica di Musk

Poco dopo le parole di Trump, è arrivata la replica di Elon Musk sui social. Il noto imprenditore ha liquidato la vicenda con un laconico “chi se ne importa” e ha smentito le parole di Trump: “Questa legge non mi era mai stata mostrata prima”. In precedenza, l’imprenditore aveva definito la riforma fiscale “un disgustoso abominio”, riprendendo ironicamente un vecchio tweet del 2012 di Trump sui deficit pubblici.

Intanto Musk ha rincarato la dose lanciando su X un sondaggio destinato a far rumore: “È ora di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti effettivamente l’80% della popolazione di mezzo?”. Il post, pubblicato a ridosso dello scontro con Trump, suona come una sfida diretta all’ex presidente e al duopolio che da decenni domina la scena politica americana. Il sondaggio resterà aperto per 24 ore, ma nel giro di pochi minuti è già stato travolto da una valanga di sì, segno che l’idea di un’alternativa centrista, post-ideologica e magari con venature tecnologiche, trova ampio consenso tra i suoi follower. Dietro la provocazione, però, c’è anche una strategia: Musk si propone come figura in grado di catalizzare il malcontento verso i partiti tradizionali, e il momento scelto per farlo – subito dopo l’ennesima lite con Trump – sembra tutt’altro che casuale.

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Ultimo Aggiornamento: 05/06/2025 21:23

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