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Carturan legato al guinzaglio: il video delle torture a Soho

Pubblicato: 06/06/2025 15:33

Il corpo nudo, un guinzaglio al collo, trascinato da una donna in un ambiente domestico. Michael Valentino Teofrasto Carturan, il giovane cripto-investitore italiano sequestrato a New York, appare così nel nuovo video diffuso dal sito Tmz. Nelle immagini, girate presumibilmente l’11 o il 12 maggio, si vedono anche altre due donne e un uomo seduto sul divano, testimoni di una scena che rievoca dinamiche sadomaso, in un contesto dai contorni ancora tutti da chiarire.

Il filmato, secondo quanto trapela, è stato girato durante il periodo in cui Carturan era prigioniero in un appartamento nel quartiere NoLita, a Manhattan. Il ragazzo, 39 anni, sarebbe stato sequestrato il 6 maggio da due uomini: John Woeltz, trader originario del Kentucky, e lo svizzero William Duplessie. Il presunto obiettivo: ottenere la password di accesso al suo wallet in criptovalute.

Metadati, crack e torture: il mosaico inquietante

Non è il primo video legato alla vicenda. Nei giorni scorsi era emerso un altro spezzone girato nella stessa casa, in cui Carturan appariva legato a una sedia a rotelle, intento a cucinare presunto crack in una friggitrice elettrica. In quel video, le sue mani erano libere, ma la sua presenza forzata sul posto è stata confermata dai metadati, che collocano le immagini all’1:45 dell’11 maggio, nell’abitazione di Prince Street.

Il nuovo filmato getta ulteriore luce sulle condizioni psicologiche e fisiche della prigionia. Elementi che la difesa dei due arrestati potrebbe tentare di usare per smontare l’accusa di sequestro, mentre per l’accusa rappresentano prove di umiliazione e controllo. Carturan ha riferito alla polizia di essere stato sottoposto a una serie di torture, tra cui scosse elettriche, per estorcergli l’accesso al proprio patrimonio in valuta virtuale.

La fuga e il video finale

Tmz ha anche pubblicato un nuovo video che documenta la fuga di Carturan, avvenuta il 23 maggio. Si vede l’uomo uscire rapidamente da una porta, in evidente stato confusionale, e chiedere aiuto in strada. I suoi aguzzini sarebbero stati arrestati poco dopo, grazie all’allarme lanciato da un passante e alla successiva testimonianza della vittima.

Resta ancora da chiarire l’esatto rapporto tra Carturan e i suoi sequestratori. Le dinamiche dei giorni trascorsi nell’appartamento – con momenti di apparente libertà alternati a condizioni di tortura – fanno pensare a una prigionia ambigua, forse iniziata come una collaborazione tra “colleghi” del mondo crypto o come una relazione personale degenerata. Le indagini dell’NYPD proseguono, mentre il materiale audiovisivo continua a gettare ombre sempre più dense su una vicenda al confine tra tecnologia, droga e abusi.

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Ultimo Aggiornamento: 06/06/2025 15:58

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