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Panico durante il comizio: spari contro un noto candidato, folla in fuga

Pubblicato: 08/06/2025 08:24
miguel uribe

Era un pomeriggio che si preannunciava carico di attese e partecipazione. File ordinate, voci concitate tra la folla, striscioni che ondeggiavano nel vento leggero di una giornata che prometteva speranza. Su un piccolo palco ricavato in un’area… non proprio lontana dal centro, un uomo dal volto tranquillo stava esponendo con fervore le sue idee. A ogni parola, i presenti rispondevano con applausi, e gli sguardi sembravano tradurre un desiderio collettivo di cambiamento. Sembrava il tipico ritiro in vista di un’ora cruciale: quelle in cui le persone possono sentire di far parte di qualcosa di più grande. Poi, all’improvviso, un boato squarciò quella sorta di magia condivisa.

Improvvisamente, le vibrazioni di quel rumore ruppero l’intimità collettiva. Un attimo d’aria immobilizzata, poi urla. Alcuni davanti al palco si gettarono istintivamente al suolo, altri cercarono riparo. I collaboratori accorsero, chi per proteggere, chi per capire. Sul manoscritto delle parole, rimaneva solo un’eco distante, sostituita da un silenzio annebbiato e da un’apparizione: l’uomo, fermo, immobile. Preso da sussulti, appoggiato a due persone. Le sirene, nel frattempo, erano già in avvicinamento, come un mormorio crescente che annunciava soccorso. La pressione contraeva l’aria: ogni respiro pesava come un dubbio, ogni persona si chiedeva se fosse un attacco alla persona o un attacco alle speranze che quel protagonista incarnava.

Colombia, spari contro il candidato alle presidenziali Miguel Uribe

Nel cuore politico della nazione sudamericana – in un quartiere popolare della sua capitale – quel protagonista si è rivelato essere il senatore colombiano e aspirante alla presidenza, Miguel Uribe Turbay. Il fatto è avvenuto nella giornata del 7 giugno 2025, durante un incontro elettorale nel quartiere Fontibón, a ovest della città di Bogotá.

Secondo quanto riferito, l’attentato ha avuto luogo in un parco affollato, dove Uribe Turbay stava rivolgendo un discorso alla sua platea. Improvvisamente, un colpo è partito da dietro, e il senatore è caduto al suolo – colpito alla testa e alla gamba, per un totale di tre proiettili. L’uomo, 39 anni, è figlio della giornalista Diana Turbay – uccisa nel 1991 durante un tentativo di liberazione orchestrato dal cartello di Pablo Escobar – e nipote dell’ex presidente Julio César Turbay Ayala, figura di spicco del panorama politico colombiano.

Il panico è esploso quando uno sparo ha rotto l’atmosfera partecipata. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito la folla sussultare in un attimo, mentre il senatore ha barcollato e due uomini di sicurezza lo hanno sorretto, coprendolo mentre cercava di arrestare l’emorragia. Immediato è arrivato l’intervento della sua scorta, che ha risposto al fuoco colpendo il sospetto aggressore, un ragazzo minorenne di circa 14 o 15 anni, che è stato poi bloccato nei pressi del luogo dell’agguato . Durante l’azione, è stato registrato anche un breve conflitto a fuoco, nel quale è rimasta ferita almeno un’altra persona presente alla manifestazione.

Ricoverato in gravi condizioni

Trasportato d’urgenza in ospedale, Uribe Turbay è stato ricoverato in condizioni gravi. Il suo staff ha confermato che l’uomo “sta lottando per la vita”, parole scelte con grande cautela per tradurre l’incertezza. In alcune fonti si parla di “condizioni critiche”, mentre altri riportano che è stato sottoposto a “procedure neurochirurgiche e vascolari periferiche” presso la clinica Fundación Santa Fe, specializzata in emergenze cardiovascolari e neurologiche. La moglie, María Claudia Tarazona, ha utilizzato l’account X del marito per esortare il Paese a pregare per lui, scrivendo con voce rotta ma determinata: «Miguel sta lottando per la sua vita».

Il governo nazionale ha reagito prontamente: il presidente uscente Gustavo Petro ha condannato duramente l’accaduto, definendolo un “atto gravissimo contro la democrazia”. In via precauzionale, ha interrotto una visita programmata in Francia e ha convocato un comitato di sicurezza per gestire le indagini e garantire misure protettive adeguate a tutti i candidati politici. Il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, ha annunciato il piano di mobilitazione di risorse militari, di intelligence e delle forze dell’ordine, offrendo una ricompensa pari a circa 3 miliardi di pesos (700 mila dollari) per chi fornirà informazioni utili a risalire a tutti i responsabili.

Questo attacco giunge nel cuore della fase di avvicinamento alle elezioni presidenziali del maggio 2026: un appuntamento che la Colombia attende con ansia dopo un periodo segnato dalla pacificazione, ma ancora fragile rispetto alle eredità del conflitto armato e del narcotraffico. Uribe Turbay rappresenta una figura di spicco per il suo partito, considerato un potenziale successore del conservatorismo uribista, focalizzato su sicurezza e rigore nell’ordine pubblico.

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