
Parigi, 8 giugno 2025 — Un sogno diventato realtà. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno conquistato il titolo di doppio femminile al Roland Garros battendo in finale la coppia formata da Anna Danilina e Aleksandra Krunic con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-1. Un successo che non è solo sportivo, ma simbolico: rappresenta l’incontro tra due generazioni del tennis italiano, la tenacia della veterana e l’esplosione della nuova stella.
La loro unione è stata un esperimento riuscito alla perfezione: due stili diversi, due percorsi differenti, ma un obiettivo comune e una chimica evidente in campo. Insieme, sono diventate la nuova coppia d’oro del tennis italiano.

Una partenza brillante: l’Italia parte forte
Il primo set ha mostrato subito la determinazione delle azzurre. Errani e Paolini sono entrate in campo con la giusta attitudine, concentrate e aggressive. Il servizio, solitamente il punto debole di Errani, ha retto bene, mentre Jasmine ha impresso al gioco un ritmo sostenuto, costringendo le avversarie spesso in difesa. Danilina e Krunic hanno provato a rispondere colpo su colpo, ma l’intesa tra le italiane è sembrata subito solida. Il break conquistato a metà set si è rivelato decisivo: Paolini ha gestito alla perfezione il servizio nel game conclusivo e le azzurre hanno chiuso 6-4 tra gli applausi del Philippe-Chatrier.
Il secondo parziale ha però raccontato una storia diversa. Danilina e Krunic hanno alzato il livello, approfittando di un passaggio a vuoto delle italiane. Alcune imprecisioni al servizio e qualche esitazione nei colpi a rete hanno aperto la strada a un doppio break che ha cambiato l’inerzia del match. Le avversarie, più incisive e ordinate, hanno dominato gli scambi centrali e hanno chiuso il set con un netto 6-2, rimandando il verdetto al terzo.
È qui che la coppia azzurra ha mostrato di che pasta è fatta. Errani, che sul rosso di Parigi ha scritto alcune delle pagine più gloriose del tennis italiano, ha guidato il ritorno con l’astuzia e la lucidità che solo l’esperienza può dare. Jasmine Paolini ha ritrovato l’intensità del primo set, salendo in cattedra nei momenti chiave. Dopo aver strappato il servizio alle avversarie, la partita è cambiata definitivamente: le italiane hanno preso in mano le redini del gioco, alternando potenza e tocco, anticipando le mosse di Danilina e Krunic, visibilmente in calo.

Una vittoria che vale doppio
Per Sara Errani, questa vittoria significa moltissimo. Dopo anni difficili, critiche e infortuni, la 38enne romagnola dimostra ancora una volta di essere una delle migliori interpreti del doppio degli ultimi vent’anni. Per Jasmine Paolini, questa Parigi è la consacrazione definitiva: finalista in singolare e ora campionessa in doppio, entra nell’élite del tennis mondiale con una maturità impressionante.
Durante la premiazione, il pubblico parigino si è alzato in piedi per rendere omaggio a due protagoniste assolute di questa edizione del Roland Garros. Le lacrime di Sara, le parole commosse di Jasmine e il tricolore sventolato con orgoglio sul podio hanno regalato un’immagine destinata a restare nella memoria degli appassionati. Non è solo una vittoria, è una pagina di storia. L’Italia del tennis può sorridere: nel cuore di Parigi, Errani e Paolini hanno scritto una favola che profuma di gloria, sacrificio e infinito talento.