
Giovedì 12 giugno i periti nominati dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, entreranno nel vivo delle operazioni preliminari dell’incidente probatorio relativo alla nuova inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, la 26enne uccisa il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco. A essere indagato in questa nuova fase è Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L’indagine si muove su una pista alternativa rispetto a quella che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato della vittima, attualmente quasi al termine di una pena di 16 anni di reclusione. Una riapertura clamorosa, fondata su nuovi esami genetici e dattiloscopici richiesti dalla Procura pavese per verificare eventuali incongruenze con la versione accertata nei tre gradi di giudizio.
Accertamenti irripetibili a partire dal 17 giugno
I periti del giudice, Denise Albani, genetista affiliata al laboratorio di Genetica forense dell’Università Tor Vergata di Roma, e Domenico Marchigiani, esperto dattiloscopico, saranno incaricati di ritirare i reperti custoditi dai Carabinieri e dall’Istituto di medicina legale di Pavia. Le operazioni inizieranno in via Moscova a Milano e proseguiranno nel pomeriggio presso le strutture sanitarie pavesi.
L’atto di giovedì rappresenta la fase propedeutica agli accertamenti irripetibili previsti dal 17 giugno, giorno in cui inizieranno le analisi vere e proprie. A queste attività prenderanno parte anche i consulenti tecnici delle parti coinvolte nel procedimento, tra cui difesa, parte civile e Procura.
Queste nuove verifiche sono ritenute cruciali: si cercherà di individuare eventuali tracce genetiche o impronte digitali che potrebbero chiarire definitivamente se nella villetta di via Pascoli ci fosse anche una seconda persona, o comunque una presenza diversa da quella già individuata dalla giustizia.