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Boom improvviso di contagi, i numeri preoccupano gli esperti. Dato allarmante

Pubblicato: 12/06/2025 13:19
morbillo

C’è un crescente motivo di allarme per la diffusione di una malattia infettiva nel nostro Paese. Dall’inizio dell’anno, si sono registrati 334 casi, con un’impennata particolarmente significativa a maggio 2025, che ha visto 65 nuove segnalazioni, quasi il doppio rispetto ad aprile (37 casi).

Questo incremento, potenzialmente legato ai recenti spostamenti festivi, è un segnale preoccupante in vista della stagione estiva e delle vacanze. Un dato che salta all’occhio è che il 20% dei casi tra gennaio e maggio 2025 è stato associato a viaggi internazionali, in crescita rispetto al 18% del periodo precedente.

Morbillo, casi raddoppiati in Italia

Questi dati, contenuti nel bollettino periodico “Morbillo & Rosolia News” di giugno 2025, curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), rivelano una vulnerabilità diffusa. Lo stato di protezione è noto per 313 dei 334 casi segnalati nel 2025 e, in ben 275 di essi (quasi il 90%), le persone colpite non avevano ricevuto la protezione necessaria.

Circa un terzo dei casi (108) ha riportato almeno una complicanza grave, tra cui epatite, polmonite, cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite e convulsioni. Sono stati inoltre segnalati tre casi di infiammazione cerebrale, rispettivamente in due adulti e un preadolescente, tutti privi di protezione.

Il morbillo continua a rappresentare una minaccia concreta alla salute pubblica in Italia. I numeri parlano chiaro: 334 casi registrati dall’inizio dell’anno, con un’allarmante accelerazione a maggio, che ha visto raddoppiare le segnalazioni rispetto al mese precedente. Questa recrudescenza, in concomitanza con l’avvicinarsi della stagione estiva e dei flussi turistici, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Il legame con i viaggi internazionali è sempre più evidente, con un quinto dei casi totali riconducibile a spostamenti fuori dai confini nazionali, un dato in costante crescita.

L’importanza del vaccino

L’analisi dello stato vaccinale dei soggetti colpiti evidenzia una realtà drammatica: quasi il 90% delle persone infette non era protetta. Questo dato sottolinea in modo inequivocabile l’importanza cruciale della vaccinazione come baluardo contro la diffusione del morbillo. Le complicanze, che hanno afflitto circa un terzo dei casi, spaziano da patologie epatiche e respiratorie a condizioni più gravi come l’encefalite, verificatasi in tre soggetti non vaccinati. Queste manifestazioni cliniche gravi ribadiscono che il morbillo non è una malattia benigna, ma una patologia con potenziali conseguenze devastanti.

Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità lanciano un appello pressante: è fondamentale verificare il proprio stato vaccinale prima di intraprendere qualsiasi viaggio all’estero. L’attenzione si concentra in particolare sulla popolazione adulta e adolescente, con quasi l’80% dei casi che si verificano in persone di età pari o superiore a 15 anni, nella stragrande maggioranza dei casi non vaccinate o con una sola dose. Ma la protezione non deve trascurare i più piccoli: la fascia d’età sotto i 5 anni continua a essere la più colpita in termini di incidenza, e anche la più vulnerabile a complicanze a breve e lungo termine. Per i lattanti, la cui prima dose di vaccino MPR è raccomandata a 12 mesi, la protezione dipende intrinsecamente da un’elevata immunità di gregge.

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