
Una storia che ha fatto sorridere e alzare più di un sopracciglio. Il protagonista è Andrea Crisanti, senatore del Partito democratico e figura nota al pubblico per il suo impegno durante la pandemia da Covid-19. Ospite del programma radiofonico Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, Crisanti ha condiviso un episodio personale che ha lasciato sbigottiti gli ascoltatori: per sfuggire al caldo soffocante dell’estate romana, ha deciso di dormire in macchina, con l’aria condizionata accesa.
Leggi anche: Mauro Corona contro Crisanti: “Prende 24mila Euro e…”. Botte da orbi al virologo
Un racconto tanto curioso quanto esilarante, che ha messo in luce, con toni leggeri, un problema sempre più diffuso nelle città italiane: le ondate di calore e la difficoltà di affrontarle, soprattutto in abitazioni prive di sistemi di raffreddamento.
Caldo torrido e assenza di condizionatore
Andrea Crisanti vive a Roma, in una casa in affitto priva di aria condizionata. Lo ha raccontato lui stesso durante l’intervista, spiegando come, in una serata particolarmente afosa della scorsa estate, la temperatura fosse diventata insopportabile. “Nella casa dove vivo non ho l’aria condizionata – ha dichiarato – e una sera faceva talmente tanto caldo che per riuscire a dormire sono dovuto uscire”. La scelta, sebbene inusuale per un senatore della Repubblica, è stata semplice: rifugiarsi nell’auto per trovare un po’ di refrigerio.

La decisione: dormire in auto
Crisanti non si è limitato a rimanere in macchina per pochi minuti, ma ha trascorso l’intera notte nel veicolo, sfruttando il condizionatore dell’auto per abbassare la temperatura corporea e riuscire a prendere sonno. “Ho preso un cuscino, aperto i finestrini visto che c’era un po’ di brezza, tirato giù il sedile – ha raccontato – che nella Tesla si fa molto facilmente, e mi sono addormentato”.
Un’immagine quasi surreale: un senatore, microbiologo di fama internazionale, seduto nel buio di una via romana, cercando sollievo da una notte troppo calda per essere sopportata tra le mura domestiche.
Una notte senza imprevisti
Nonostante la situazione decisamente inusuale, la notte si è conclusa senza incidenti. “Ho dormito finché non è spuntato il sole, poi ho dovuto alzarmi e tornare su casa…”, ha concluso con tono ironico, suscitando ulteriori risate in studio. La scena raccontata da Crisanti ha strappato un sorriso agli ascoltatori, ma ha anche messo in evidenza, in modo leggero, un tema più serio: l’adattamento climatico e la vivibilità delle abitazioni in periodi di forte calura.

L’ironia e l’autenticità di un racconto quotidiano
Il senatore dem ha affrontato la conversazione con naturalezza, mostrando un lato umano e accessibile che raramente emerge dalla retorica istituzionale. Il suo racconto, pur essendo un aneddoto divertente, ha colpito per la sua sincerità e per il contrasto tra il ruolo pubblico del protagonista e la normalità – a tratti precaria – della sua vita privata.
Nell’epoca dell’immagine pubblica attentamente costruita, Crisanti si è lasciato andare a un momento di autenticità, facendo leva sull’ironia e mostrando la propria quotidianità fatta anche di notti insonni e soluzioni creative. In un contesto politico spesso dominato da dichiarazioni programmatiche, il racconto del parlamentare rappresenta un raro frammento di normalità condivisa con gli ascoltatori.