
Il cappello con la Fiamma dell’Arma e la medaglia posati sul Tricolore non bastano a contenere il dolore. Il sacrificio di Carlo Legrottaglie, il brigadiere 59enne ucciso in servizio a Francavilla Fontana il 12 giugno, è stato celebrato con gli onori di Stato, ma tra le lacrime e gli abbracci nella chiesa dei Cappuccini di Ostuni c’è spazio solo per l’incredulità e la rabbia. “Dovevo morire io, non tu, Carlo”, urla la madre Maria, sorretta dai familiari. Il fratello Vito, con la voce rotta, sussurra: “Gli dicevo di smettere, di restare a casa, aveva 60 anni… ma lui voleva salvare il mondo”.
Il brigadiere Legrottaglie è stato freddato da un colpo al petto, esploso da uno dei due malviventi che stava tentando di fermare poco prima che commettessero una rapina. Uno dei due, Michele Mastropietro, è morto nello scontro a fuoco. L’altro, Camillo Giattanasio, è stato arrestato e ha chiesto di essere sottoposto allo stub, l’esame per verificare se ha sparato.

Tutto è accaduto a pochi giorni dalla pensione, quando per Carlo si stava preparando una festa. “Che festa dovevamo fare… e invece la festa l’hanno fatta a te”, ripete ancora la madre, affranta. La moglie Eugenia e le due figlie gemelle di 14 anni, Carla e Paola, sono rimaste strette tutto il tempo nell’abbraccio silenzioso di un paese intero. Il padre del brigadiere, Grazio, ricorda l’ultima sera insieme: “Era passato a trovarci, ci aveva detto che il mattino dopo sarebbe andato al lavoro e poi sarebbe tornato. Quando abbiamo visto la notizia della sparatoria al telegiornale, abbiamo capito subito…”.
I funerali di Stato del carabiniere
Ieri i funerali di Stato si svolgono alle 11, sempre a Ostuni, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È attesa anche la premier Giorgia Meloni, dopo che ieri ha partecipato in chiesa Arianna Meloni, insieme ad altri esponenti di Fratelli d’Italia. Davanti alla bara, vestita con la divisa dell’Arma, si susseguono fiori e messaggi: “Un omaggio all’eroe dei nostri tempi”, si legge su un biglietto accanto a una corona. Le rose blu e rosse spiccano fuori dalla chiesa, tra i manifesti lasciati dagli amici d’infanzia, dai commercianti, dai professori e compagni di scuola delle figlie.
Ma intanto, a Francavilla Fontana, la violenza non si ferma. Nella notte, un 48enne è stato ferito da due ladri sorpresi mentre rubavano verdura nella sua proprietà. Un nuovo sparo, un nuovo allarme. Mentre il paese piange il suo eroe, la ferita resta aperta.