
Raid aerei israeliani hanno colpito nella notte diversi obiettivi strategici a Teheran, tra cui impianti per la produzione di missili terra-terra, postazioni radar e sistemi di lancio terra-aria. L’operazione è stata confermata dall’esercito israeliano come parte di un’offensiva diretta dalla Direzione dell’intelligence. In risposta, l’Iran ha lanciato decine di missili balistici contro il centro e il nord di Israele, colpendo grattacieli residenziali, aree urbane densamente popolate e provocando almeno tre morti e novanta feriti, tra cui un bambino in gravi condizioni. Le esplosioni sono state udite fino a Gerusalemme, mentre il sistema sanitario israeliano è stato messo a dura prova. L’Iran minaccia nuovi attacchi “ancora più devastanti” e denuncia il bombardamento di un ospedale pediatrico a Teheran. Intanto Trump, in partenza per il G7, ha garantito il sostegno degli Stati Uniti alla difesa israeliana, ma ha anche lasciato intendere che “forse è il momento per un accordo”. Pare che siano stati lanciati anche dei droni vicino a casa di Netanyahu.
14.44 L’annuncio Netanyahu: “Dominiamo i cieli di Teheran, questo cambia tutto”
“”A nome del popolo e dello Stato d’Israele, state facendo cose straordinarie: l’Aeronautica militare israeliana domina i cieli di Teheran. Questo cambia completamente la natura della campagna”. Con queste parole il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in visita alla base aerea di Tel Nof con il ministro della Difesa Israel Katz, si è rivolto ai suoi piloti. “Siamo sulla strada per raggiungere i nostri 2 obiettivi: eliminare la minaccia nucleare e quella missilistica. Quando controlliamo i cieli sopra Teheran, colpiamo obiettivi del regime, al contrario l’Iran che prende di mira i civili”.

11.15 – Droni vicino casa di Netanyahu
Allarmi aerei sono stati attivati per la presenza di droni iraniani a Cesarea (dove si trova la residenza del premier Netanyahu), Hadera, Pardes Hanna, Jisr a-Zarqa e altri insediamenti nello Sharon, a sud dall’area metropolitana di Tel Aviv.
11.01-Colpita ambasciata Usa
L’ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, ha dichiarato che l’edificio dell’ambasciata a Tel Aviv ha subito lievi danni a causa di un attacco missilistico iraniano nelle vicinanze, senza riportare feriti tra il personale statunitense. Le immagini dell’AFP mostrano edifici sventrati nel centro costiero di Tel Aviv, dopo che l’esercito israeliano ha intimato alla popolazione di mettersi al riparo dai missili iraniani in arrivo. “Alcuni lievi danni a causa delle scosse causate dai missili iraniani vicino alla sede dell’ambasciata a Tel Aviv, ma nessun ferito tra il personale statunitense”.
07.23 – Colpiti centri di comando delle forze iraniane
L’aviazione israeliana ha “colpito centri di comando appartenenti alla Forza Quds dell’Irgc e alle forze armate iraniane, con precise indicazioni della Direzione dell’Intelligence (militare israeliana)”, ha dichiarato un comunicato dell’esercito, specificando che gli obiettivi erano situati nella capitale iraniana.
06:20 – Iran: “Abbiamo colpito con successo”
L’Iran ha rivendicato un attacco “efficace” contro obiettivi vitali israeliani. Secondo le Guardie Rivoluzionarie, i missili hanno raggiunto le aree militari e urbane pianificate con “alta precisione”. In una nota diffusa alla stampa, Teheran avverte che non si fermerà qui: “Altri attacchi sono in fase di preparazione, più potenti e mirati”, si legge. Il governo iraniano definisce l’offensiva una risposta legittima all’aggressione israeliana.

05:13 – 90 feriti tra Tel Aviv e Haifa
Il numero dei feriti cresce di ora in ora: il direttore del Magen David Adom, Eli Bin, ha confermato che le squadre di soccorso hanno soccorso almeno novanta persone in seguito all’impatto diretto dei missili. Le zone maggiormente colpite sono Tel Aviv, Bnei Brak, Petah Tikva e l’area di Haifa. Le autorità riferiscono di numerosi civili ancora bloccati nei rifugi o tra le macerie degli edifici colpiti. Allestiti ospedali da campo nei pressi dei centri abitati.
05:11 – Tre civili uccisi dai missili iraniani
Tre cittadini israeliani hanno perso la vita nella notte a seguito dell’impatto di missili balistici nel centro del Paese. Secondo il Magen David Adom, le vittime si trovavano all’interno di un edificio colpito direttamente nell’area metropolitana di Tel Aviv. L’esplosione ha causato un incendio e il crollo parziale della struttura. I soccorritori hanno dovuto lavorare per ore prima di recuperare i corpi.
04:41 – Gravi distruzioni in centro e nord Israele
Le immagini diffuse dall’esercito israeliano e dai soccorritori mostrano danni estesi in tutto il distretto centrale di Dan e nel nord di Israele. Le esplosioni hanno provocato incendi, interruzioni elettriche, frane su alcune strade urbane e gravi danni ad appartamenti e infrastrutture. Le autorità parlano di un bilancio provvisorio, con diverse persone ancora da rintracciare e un quadro destinato ad aggravarsi nelle prossime ore.
04:39 – Bambino di 10 anni in condizioni critiche
Tra i feriti c’è anche un bambino di dieci anni, colpito mentre si trovava con la famiglia in un rifugio a Gush Dan. Trasportato d’urgenza in ospedale, il piccolo ha riportato ferite multiple e un trauma cranico severo. I medici lo hanno operato d’urgenza e lo mantengono in terapia intensiva. Il caso ha avuto ampia eco sui media israeliani.
04:38 – Due grattacieli colpiti a Gush Dan
Due grattacieli residenziali sono stati centrati dai missili iraniani a Gush Dan, una delle zone più densamente popolate di Israele. I palazzi ospitavano decine di famiglie. Otto squadre di emergenza hanno operato per ore nel tentativo di liberare le persone rimaste bloccate nei piani alti. Il bilancio delle vittime potrebbe salire, secondo quanto riferito da fonti della protezione civile.
04:36 – Fumo e sirene nel centro di Tel Aviv
Nel cuore di Tel Aviv, una colonna di fumo si è sollevata dopo le esplosioni che hanno colpito edifici civili. Le ambulanze del Magen David Adom sono state viste attraversare la città a sirene spiegate, mentre decine di residenti venivano evacuati. I media locali riportano danni anche a edifici scolastici e a un centro medico, ma non risultano vittime in quelle strutture.
04:34 – Forti esplosioni anche a Gerusalemme
Secondo un giornalista dell’AFP, esplosioni violente hanno scosso anche la città di Gerusalemme. L’area coinvolta sarebbe quella ovest, vicino a zone residenziali e sedi governative. L’attacco non ha provocato feriti, ma ha avuto un forte impatto psicologico sulla popolazione, che ha trascorso la notte nei rifugi.
02:53 – Nuova ondata di attacchi su Teheran
L’aviazione israeliana ha colpito duramente Teheran per la seconda notte consecutiva. Due enormi esplosioni sono state udite a nord della capitale, in particolare nei quartieri di Lavizan e Narmak, dove risiedono diversi vertici militari. Fonti non ufficiali parlano dell’uccisione di alti funzionari coinvolti nel programma missilistico. A Qom, esplosioni sono state avvertite nei pressi del sito nucleare di Fordow.

02:37 – Colpito il sito nucleare di Fordow
Nel cuore della notte, forti detonazioni sono state segnalate in prossimità del sito nucleare di Fordow, uno degli impianti più sensibili dell’intero programma atomico iraniano. Le esplosioni potrebbero indicare un attacco diretto all’impianto di arricchimento dell’uranio, ma non ci sono ancora conferme ufficiali da parte delle autorità iraniane. Se verificato, si tratterebbe di uno degli atti più gravi compiuti da Israele dall’inizio del conflitto.
01:49 – Iran: “Colpito ospedale pediatrico a Teheran”
Il ministero degli Esteri iraniano ha accusato Israele di aver preso di mira l’ospedale pediatrico Hakim, affiliato all’università medica della capitale. In un comunicato diffuso via social, il portavoce Esmaeil Baqaei ha parlato di un “atto disumano” contro i bambini, accusando Israele di crimini di guerra. La notizia non è ancora confermata da fonti indipendenti, ma ha già suscitato forti reazioni diplomatiche da parte di alleati e ONG.
01:04 – Trump: “Continueremo a difendere Israele”
Durante una breve dichiarazione alla stampa prima di partire per il G7 in Canada, Donald Trump ha ribadito che gli Stati Uniti continueranno a “garantire la sicurezza dello Stato di Israele contro ogni minaccia”. Alla domanda se avesse chiesto a Netanyahu di sospendere i bombardamenti, il presidente ha evitato una risposta diretta. Ma ha lasciato intendere che Washington manterrà la linea della fermezza nei confronti di Teheran.

00:38 – Trump: “È il momento per un accordo”
Subito dopo aver confermato il sostegno militare a Israele, Trump ha anche lanciato un messaggio alla diplomazia: “È forse arrivato il momento per un accordo tra Israele e Iran”, ha dichiarato. “Vedremo cosa succede, ma a volte bisogna combattere fino alla fine”. La frase ha suscitato reazioni contrastanti, con parte della stampa americana che intravede un’apertura e altri che leggono solo una giustificazione preventiva all’uso prolungato della forza.