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“Cosa ha fatto ad Anastasia”. Villa Pamphili, l’autopsia shock sulla donna: “Animale!”

Pubblicato: 21/06/2025 11:13

Il tragico destino di Anastasia Trofinova e della sua figlioletta Andromeda continua a scuotere Roma e a catalizzare l’attenzione globale. Mentre l’indagine si espande, emergono dettagli inquietanti che complicano ulteriormente il quadro. Al centro della scena c’è Francis Kaufmann, il regista americano già sotto accusa per la morte della bambina, che ora potrebbe essere coinvolto anche nel decesso di Anastasia.

L’autopsia della giovane madre ha escluso cause naturali. Il cuore di Anastasia era sano, senza segni di traumi o emorragie interne, e i test tossicologici sono risultati negativi. Tuttavia, la teoria più accreditata è quella del soffocamento. Sebbene il tempo trascorso dal ritrovamento abbia reso difficile l’individuazione di prove evidenti, l’ipotesi di una mano assassina resta forte. Le parole disperate della madre di Anastasia Trofinova: “Portatemi da quell’animale”, d’altronde lei sapeva bene che le cose fra la figlia e Kaufmann non andassero per niente bene.

Identità confermata e indagini in corso

La conferma dell’identità di Anastasia è arrivata dalla madre, Tatiana Zemliakova, che dalla Russia ha riconosciuto i tatuaggi della figlia. Prima della tragedia, Anastasia aveva espresso preoccupazioni riguardo al suo rapporto con Kaufmann, ma sperava in una riconciliazione. Ora, Tatiana chiede giustizia e teme che la nazionalità americana di Kaufmann possa ostacolare il processo: “Voglio sapere dov’è questo animale”.

Nel frattempo, l’arresto di Kaufmann è diventato un intricato gioco diplomatico. Le autorità italiane hanno emesso un mandato d’arresto europeo, ma lui si oppone all’estradizione verso l’Italia, preferendo gli Stati Uniti. Questo comporta sfide legali complesse, mentre si attende il test del DNA per confermare la paternità di Andromeda.

Sicurezza sotto accusa: le falle del sistema

La vicenda ha sollevato interrogativi anche sulla sicurezza pubblica. Kaufmann era stato fermato quattro volte dalla polizia di Roma, in circostanze sospette, mentre Anastasia era già priva di vita. Ora dieci agenti sono sotto inchiesta per possibile negligenza, e la questura ha deciso di rivedere i protocolli operativi per evitare il ripetersi di tali episodi.

Il caso, avvolto in un fitto mistero, intreccia questioni di giustizia internazionale e diritti umani. Mentre il mondo attende la decisione della corte greca sull’estradizione, una cosa è certa: due vite sono state spezzate e la verità è ancora lontana dall’essere completamente svelata.

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