
L’Italia è entrata nella sua seconda ondata di calore stagionale, con temperature che in diverse regioni stanno superando i 35°C e localmente sfiorano i 40°C. Le notti torride, con minime oltre i 20°C, non danno tregua nemmeno al calare del sole. A generare questo intenso caldo è un promontorio anticiclonico nordafricano, che convoglia sulla Penisola masse d’aria subtropicali, stabili e molto calde.
La combinazione tra aria compressa, cieli sereni e forte irraggiamento solare — accentuato dalla vicinanza al solstizio d’estate — sta creando condizioni potenzialmente estreme, soprattutto in alcune zone del Centro-Nord. Proprio per questo, il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo bollettino di allerta per oggi, giovedì 26 giugno, e domani, venerdì 27 giugno.
Il Ministero definisce le ondate di calore come periodi in cui si registrano temperature elevate per più giorni consecutivi, spesso aggravate da umidità alta, forte esposizione al sole e scarsa ventilazione. Un mix che può diventare pericoloso per la salute pubblica, soprattutto per bambini, anziani e soggetti fragili.
Nel bollettino di oggi, sei città sono segnalate con il bollino rosso, il livello di allerta massimo: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino. Altre tredici città sono invece in bollino arancione, tra cui Milano, Roma, Napoli, Palermo e Venezia, segno di un rischio medio-alto per la popolazione.

La situazione peggiorerà ulteriormente venerdì 27 giugno, con ben 13 città in bollino rosso: tra queste Ancona, Campobasso, Milano, Roma, Venezia e Verona. In bollino arancione rientrano invece città come Cagliari, Catania, Pescara, Reggio Calabria e Viterbo. Si tratta di un allarme concreto, con rischi che non vanno sottovalutati.
Sul fronte delle previsioni meteo, la giornata di oggi si è aperta con nuvolosità e rovesci sparsi sulle Alpi centrali, mentre sul resto del Paese domina il sole. Nel pomeriggio, peggioramento delle condizioni meteorologiche al Nord, con temporali sull’arco alpino, estesi anche all’Appennino settentrionale e a tratti alle pianure.
Le temperature massime sono in lieve calo al Nord-Ovest e sulle Alpi, ma al Centro-Sud la calura aumenta, con picchi di 38-39°C nelle aree interne della Sardegna e del Meridione. La protezione civile e il Ministero invitano alla massima prudenza, con l’adozione di misure di prevenzione contro i colpi di calore.