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Mentana lascia La7? Il retroscena (clamoroso): “Non voglio mai più vederlo”. Con chi ce l’ha

Pubblicato: 26/06/2025 14:42
Mentana irritato Gruber Travaglio

Lo scorso anno era stata Lilli Gruber a lamentarsi pubblicamente degli sforamenti del TG La7, guidato da Enrico Mentana, che troppo spesso le sottraeva minuti preziosi in apertura di Otto e Mezzo. Oggi, secondo quanto riportato da Lo Spiffero, la dinamica si sarebbe ribaltata. Il direttore del notiziario serale della rete, noto per il suo approccio diretto e senza filtri, si sarebbe detto indispettito per la presenza fissa in trasmissione di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano.
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A far esplodere la tensione sarebbe stata una vignetta pubblicata sul quotidiano diretto da Travaglio, firmata da Riccardo Mannelli. Nell’illustrazione, il protagonista era proprio Mentana, rappresentato in chiave satirica con un commento ironico: “Il giornalismo specializzato in fame”. Una frase che, nelle intenzioni, mirava a colpire la posizione pro Israele assunta dal direttore del TG La7 nel racconto del conflitto in Gaza.

Mentana chiede l’allontanamento di Travaglio

Le reazioni non si sarebbero fatte attendere. Secondo le indiscrezioni, Enrico Mentana si sarebbe lamentato con Lilli Gruber, con il direttore di rete Andrea Salerno e con il proprietario di La7, Urbano Cairo, chiedendo esplicitamente l’esclusione di Travaglio dal programma. “Non voglio più vederlo in trasmissione”, avrebbe detto, facendo riferimento alla vignetta come a una mancanza di rispetto nei suoi confronti, sia personale che professionale.

Tuttavia, la sua richiesta sarebbe stata respinta da tutti i soggetti coinvolti, i quali avrebbero rivendicato il diritto alla libertà di espressione e sottolineato l’importanza del contributo di Marco Travaglio al successo del talk serale. La presenza del direttore del Fatto, infatti, garantisce ogni settimana un dibattito acceso e un alto livello di attenzione del pubblico, elementi centrali per il format di Otto e Mezzo.

La replica silenziosa e le parole su Instagram

Sentendosi messo da parte, Mentana avrebbe deciso di non menzionare Marco Travaglio durante l’annuncio degli ospiti alla chiusura del telegiornale, un gesto che molti hanno interpretato come una forma di rivalsa nei confronti di chi ha scelto di non assecondare le sue richieste.

Ma il segnale più forte è arrivato dal suo profilo Instagram, dove il direttore del TG ha pubblicato una frase carica di significato: “Tutti intensissimi, affrontati come se fosse per sempre. Ma il più grande insegnamento è capire quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri o il pubblico a dirtelo”. Un messaggio che ha immediatamente alimentato le voci di un possibile addio a La7, dopo oltre un decennio di presenza continua e riconosciuta autorevolezza giornalistica.

Voci di ritorno a Mediaset e nuovo progetto

Le parole di Mentana hanno riacceso le speculazioni sul suo futuro televisivo. Sebbene un ritorno alla direzione del TG5 sia stato escluso, secondo fonti vicine agli ambienti televisivi Pier Silvio Berlusconi avrebbe già pensato a un nuovo programma di approfondimento in prima serata su Canale 5, ideale erede di Matrix, trasmissione di cui lo stesso Mentana fu ideatore e conduttore negli anni Duemila.

Il progetto punterebbe su un format di informazione politica e culturale con taglio editoriale forte, affidato a una figura di spicco capace di combinare rigore giornalistico e linguaggio televisivo diretto, due caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Mentana.

Libertà editoriale e tensioni interne

L’intera vicenda pone nuovamente al centro la questione della libertà editoriale all’interno dei network televisivi italiani. La coesistenza tra un telegiornale con linea editoriale netta e un talk politico che fa dell’ospitata polemica la sua cifra stilistica si rivela, ancora una volta, complicata. Il contrasto tra Enrico Mentana e Marco Travaglio, per quanto personale nei toni, riflette una frattura più ampia nel sistema dell’informazione televisiva, dove convivono sensibilità molto diverse e spesso conflittuali.

Nel frattempo, Lilli Gruber appare intenzionata a mantenere la propria autonomia editoriale, confermando la linea che negli anni ha portato Otto e Mezzo a essere uno dei programmi di maggior successo nella fascia dell’access prime time.

Se Mentana dovesse davvero decidere di lasciare La7, si aprirebbe una fase complessa per l’emittente, chiamata a ripensare l’identità del proprio telegiornale di punta e a gestire l’equilibrio tra informazione, opinione e satira in un contesto sempre più polarizzato.

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